“Tapparsi occhi e orecchie con l’antipolitica”

Michele Serra sugli abusi di una parola da evitare

Michele Serra su Repubblica di oggi ragiona sull’uso e sull’abuso della parola “antipolitica”.

Per arrivare preparati a un futuro di sconquassi, sarà bene evitare di chiamare “antipolitica” tutto quello che non capiamo. Specialmente noi anzianotti, cresciuti dentro una società fatta di partiti e di sindacati, tendiamo a buttare in quel sacco tutto e il contrario di tutto. Ma è sbagliato. La sola vera antipolitica (non da oggi) è la non-politica. E il menefreghismo civico, la tirchieria volgare di chi alla cosa pubblica non dà nulla (neppure la fatica di informarsi) ma da lei tutto pretende. È l’evasione fiscale, il qualunquismo ignorante, la furbizia plebea opposta all’impegno popolare.

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Con la scusa dellantipolitica, l’editoriale del Post