La fusione tra Air Italy e Meridiana

Il piano prevede un passaggio di azioni senza l'impegno di nuovi capitali, Consob permettendo

Air Italy e Meridiana hanno deciso di avviare un piano di integrazione, che dovrebbe consentire a Meridiana di salvarsi e di dar vita a una nuova realtà da 800 milioni di euro e 35 aeroplani.

Il salvataggio di Meridiana passa per Air Italy. A patto che Consob non imponga l’Opa perché l’integrazione studiata dall’Aga Khan e da Giuseppe Gentile, fondatore e numero uno di Air Italy, prevede un’integrazione tra pari attraverso uno scambio di azioni. Senza passaggio di soldi insomma, con gli azionisti di Meridiana che scenderebbero al 41 per cento della società e la compagine di Air Italy che salirebbe al 37 per cento, superando però la soglia del 30 per cento oltre la quale Consob impone il lancio dell’Opa. I due gruppi sono tuttavia tranquilli perché si tratta di un’operazione industriale e per di più di un salvataggio.

Per il momento l’Aga Khan resta in sella alla sua creatura, sottoscrivendo anche l’aumento di capitale, ma rinuncia alla gestione operativa che passa integralmente a Giuseppe Gentile, «uno dei manager più competenti del settore» racconta chi ha lavorato con lui. L’ex comandante che ha prima fondato Air Europe, poi si è lanciato in Air Italy sostenuto anche dai capitali di Synergo, il fondo di private equity di Gianfilippo Cuneo che sottoscrisse il primo aumento di capitale, prima di uscire dall’investimento alla fine del 2010.

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