La Camera ha approvato la legge sul testamento biologico

«Una legge incostituzionale», dice Beppino Englaro

Alla fine è stato approvato. Con una settantina di voti di scarto (278 i sì, 205 i contrari, 7 astensioni) il disegno di legge sul testamento biologico ha avuto il tanto atteso via libera della Camera, modificato nel suo impianto che lascia, in sostanza, l’ultima parola sul fine vita al medico.
Una legge «saggia ed equilibrata» secondo il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, e che «riafferma il primato del Parlamento rispetto ai provvedimenti creativi della magistratura», come ha sottolineato anche il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che tanto si è speso in favore del provvedimento. Una legge al contrario tacciata come inutile dalle opposizioni, visto che, con tutti i nuovi limiti introdotti con le correzioni in Aula, di fatto le Dat saranno «vietate», come ha sottolineato la presidente dei democratici Rosy Bindi, e daranno il via a infiniti ricorsi alla magistratura. Durissimo anche l’affondo di Beppino Englaro: «Una legge anti-costituzionale- dice-. Con queste norme l’Italia è il primo paese del mondo civile ad imporre il “sondino di Stato”».

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