Sfondate le barricate in Val di Susa
Le forze dell'ordine si avviano verso l'area dove è prevista la costruzione del cantiere della ferrovia Torino-Lione, osteggiata dai No Tav
Da stamattina all’alba le forze dell’ordine hanno cominciato ad avviarsi verso l’area dove è prevista la costruzione del cantiere della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Da giorni in Val di Susa i manifestanti si preparavano all’arrivo delle forze dell’ordine, che hanno segnalato con dei fuochi d’artificio. Intorno alle 8 del mattino la polizia ha sfondato la prima barricata eretta dai manifestanti, all’altezza della centrale idroelettrica di Chiomonte. Maurizio Tropeano è inviato sul posto per la Stampa e da questa mattina fornisce aggiornamenti su quanto sta accadendo.
Sedici fuochi di artificio sparati alle quattro e mezza di mattina hanno lanciato l’allarme generale tra il migliao di No Tav presenti alla Maddalena. Valsusini in prima fila è l’invito lanciato dai megafoni. E così ai tre punti d’accesso si sono diretti i militanti, molti con in testa caschetti da minatori e altri caschi integrali. Con loro un pool di amministratori locali e avvocati.
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E’ stata chiusa l’autostrada che porta al Frejus. Poi è iniziata l’attesa. Più di un’ora. Dal viadotto che scende da Bardonecchia si sono viste le luci dei mezzi delle forze dell’ordine.6,00
L’attacco dei manifestanti è arrivato dalla parte opposta da Giaglione dove è stato rotto il guard-rail e poi sono passsati una trentina di uomini. I fuochi d’artificio sparati dai no tav hanno segnalato l’imminente attacco.