La rivolta contro i rifiuti a Napoli

A Forcella gli abitanti hanno rovesciato i cassonetti bloccando la strada che porta al Duomo

I cinque giorni che il nuovo sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, si era dato per pulire Napoli sono scaduti martedì, ma la situazione in città rimane ancora critica in numerosi quartieri, come spiegano oggi sull’edizione napoletana di Repubblica. Nella zona di Forcella ci sono state nuove proteste, sulle quali potrebbe esserci anche l’ombra della camorra come accaduto in passato, con cassonetti rovesciati e il blocco della via che porta al Duomo.

Quintali di spazzatura sparsi in strada per protesta: la scena, ormai tristemente abituale, si rinnova stamane in una delle strade simbolo della cultura e del turismo, via Duomo. All’altezza del rione Forcella, a poche centinaia di metri dalla cattedrale e dal museo di San Gennaro, i cassonetti stracolmi sono stati rovesciati sulla carreggiata. Il blocco, presente nella strada già da questa notte, ha completamente paralizzato il traffico di automobili e motorini. Al momento, nemmeno i pedoni possono passare perché i rifiuti sono stati sparpagliati anche sui marciapiedi e si rischia l’effetto buccia di banana.

Tra i mezzi bloccati c’è un bus rosso scoperto della Citysightseeing, uno di quelli che trasportano in giro per la città i turisti. I quali, attoniti, stanno fotografando la scena. Poco più giù, verso piazza Nicola Amore, il bus turistico a due piani è stato costretto a tornare indietro. Sul posto sono presenti le forze dell’ordine. Proteste anche alla Riviera di Chiaia. Alcune persone hanno rovesciato alcuni cassonetti. Parte della carreggiata è ancora ostruita dalla spazzatura. In zona è presente la polizia municipale.

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