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Dieci consiglieri locali lombardi indagati per le firme false di Formigoni

Per la procura ci sono "prove granitiche" della falsificazione di almeno 700 firme

Una decina di consiglieri comunali e provinciali della Lombardia sono indagati dalla procura di Milano per falso ideologico in relazione a circa 700-800 presunte firme false presentate a sostegno della lista «Per la Lombardia» di Roberto Formigoni che ha corso per le ultime elezioni regionali. Le firme considerate false dall’accusa, inoltre, da quanto si è appreso, riguardano anche il listino provinciale milanese del Popolo della Libertà.
Ci sono «prove granitiche» – assicurano in ambienti giudiziari – sulla falsità delle firme, dal momento che sono stati convocati, negli ultimi mesi, uno ad uno tutti i firmatari che hanno assicurato di non aver apposto il loro nome e cognome nei moduli. In teoria, i sostenitori della lista «per la Lombardia» hanno raccolto 3.800 firme (il minimo previsto dalla legge è di 3.500), ma 700-800 di queste sarebbero false e, quindi, la lista non poteva concorrere alla tornata elettorale.

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