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  • Domenica 27 marzo 2011

Stasera ricomincia Report

E la prima inchiesta parlerà della FIAT di Sergio Marchionne

Fiat group chairman John Elkan (R) and Fiat and Chrysler chief executive Sergio Marchionne pose prior their meeting with Italian Prime Minister Silvio Berlusconi (C) on February 12, 2011 at Palazzo Chigi, the Italian Prime Ministry in Rome. AFP PHOTO / ANDREAS SOLARO (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
Fiat group chairman John Elkan (R) and Fiat and Chrysler chief executive Sergio Marchionne pose prior their meeting with Italian Prime Minister Silvio Berlusconi (C) on February 12, 2011 at Palazzo Chigi, the Italian Prime Ministry in Rome. AFP PHOTO / ANDREAS SOLARO (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Dopo una sosta di qualche mese, stasera su Raitre torna Report. L’inchiesta principale parlerà della FIAT e soprattutto della FIAT di Sergio Marchionne, di com’è cambiata e di come cambierà ancora, dai contratti in deroga al contratto nazionale alle discussioni sui rapporti tra Detroit e Torino. Seguirà poi un servizio di Emilio Casalini da Fukushima, a due settimane dal disastro naturale in Giappone, mentre per la serie “Com’è andata a finire” ci aspetta un aggiornamento di Paolo Mondani su Finmeccanica. Di seguito, la sinossi dell’inchiesta sulla FIAT. Report inizia stasera alle 21,30.

La Fiat è la più grande impresa italiana. Negli ultimi anni è passata dall’anticamera del fallimento alla scalata di Chrysler. Con l’alleanza e i dollari di Obama e i nuovi contratti applicati nelle fabbriche italiane, l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha gettato i presupposti per uno scenario nuovo, dagli esiti imprevedibili.
Il tema del lavoro e della tutela dei lavoratori, con i referendum di Torino e Pomigliano, sono tornati al centro dell’attenzione del paese.

Dopo che Fiat aveva chiesto nuovi contratti per aumentare produttività e quindi occupazione, Marchionne ha dichiarato: se il cuore della Fiat resta in Italia, la testa potrebbe andare altrove.

A partire dall’accordo con Chrysler, Report cerca di raccontare qual è il piano strategico di Fabbrica Italia e come è possibile realizzarlo, in particolare alla luce dell’alleanza internazionale e dello scorporo in due gruppi della vecchia Fiat. Cambiano le condizioni dei lavoratori, cambia il peso della famiglia Agnelli dentro l’azienda, e analizzando i passaggi che stanno trasformando il gruppo, si può intuire se le carte verranno date a Torino o a Detroit.

La ricostruzione degli anni Marchionne in Fiat, a partire dal “prestito convertendo”, con tanti protagonisti, Da Matteo Arpe ad Alessandro Profumo, Cesare Romiti, sindacalisti, lavoratori, analisti. E poi lungo e inedito contraddittorio con Sergio Marchionne realizzato da Giovanna Boursier al salone dell’auto a Ginevra, dove si chiarisce anche la questione della residenza fiscale e quanto il manager della Fiat effettivamente contribuisce al fisco italiano.

foto: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images