La TAV a Firenze

La mappa del progetto di tunnel e stazione ferroviaria sotterranea, con relative immancabili polemiche

Sul Corriere della Sera di oggi, Marco Gasperetti racconta cosa succede a Firenze riguardo un controverso progetto di costruzione di un tunnel e di una stazione ferroviaria sotto il centro della città. Il progetto è stato di fatto ereditato sia dal sindaco Matteo Renzi che dal presidente della regione, Enrico Rossi, che ora stanno chiedendo al governo delle “opera di compensazione” e non sembrano essere del tutto convinti. Il Corriere propone anche una mappa, che mostra quale sarebbe il passaggio del tunnel e quindi l’incidenza dei lavori sulla città.

Un tunnel di sette chilometri sotto Firenze con mega stazione di sei piani, anch’essa sotterranea, griffata dal grande architetto britannico Norman Foster. Quello che doveva essere uno dei progetti all’avanguardia dell’alta velocità ferroviaria per l’attraversamento rapido del capoluogo toscano (costo stimato da 1,3 a 1,7 miliardi di euro) si è trasformato in un tormentone di polemiche spesso trasversali. Che vedono da anni confrontarsi e fronteggiarsi comitati (convinti della pericolosità dello sbancamento di 3 milioni di metri cubi di terra sotto palazzi e monumenti per far arrivare i treni 10 minuti prima), partiti politici, tecnici e istituzioni. Il progetto, che affianca la linea Tav già in funzione, ha superato l’iter burocratico con tanto di via libera del ministro Altero Matteoli e i cantieri potrebbero essere aperti entro l’estate, ma sul fronte politico-istituzionale sono molti i nodi da sciogliere. Il sindaco Matteo Renzi, che non ha mai amato il tunnel e ha lo ha ricevuto in eredità dalla passata giunta, teme di dover immolare Firenze a Ferrovie e ministero dei Trasporti. La città per almeno quattro anni diventerà un enorme cantiere. «Che noi possiamo sopportare soltanto se ci saranno benefici e ricadute importanti per il tessuto sociale ed economico» , dice Renzi. Tra questi una rete ferroviaria migliore con treni ogni dieci minuti, una sorta di metropolitana di superficie. E ancora finanziamenti per le cosiddette «opere di compensazione» , come un miglior collegamento tra la stazione sotterranea, e il centro della città.

(continua a leggere sulla rassegna stampa del ministero dell’economia)