se ti abbraccio non aver paura
Com’è la storia dell’autismo e delle vaccinazioni
Lo spiega sul suo blog Matteo Bordone, dopo essere stato anche lui colpito dal racconto di Franco Antonello alle Invasioni Barbariche

La storia di Andrea Antonello alle Invasioni Barbariche
L'intervista al padre del ragazzo autistico sul loro viaggio americano raccontato nel libro "Se ti abbraccio non aver paura"

Il viaggio di Andrea Antonello
Un libro racconta il viaggio americano di un ragazzo autistico di 18 anni insieme con suo padre

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Per chi vuole essere sicuro di non aver perso nulla, oppure aggiornarsi sulla cosa di cui parleranno tutti a Natale [SPOILER]

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Il testo del discorso di Barack Obama ieri a Newtown, con la promessa di fare ricorso «a qualsiasi potere di cui è a disposizione il mio governo»

Come l’olfatto influenza le nostre relazioni sociali
Non è ancora chiarissimo, ma diversi studi indicano che alcuni odori trasmessi e percepiti inconsapevolmente veicolano ansia, gioia e informazioni di vario tipo

Perché scrivere un libro su una cosa che “appartiene alla storia d’Italia”
Lo spiega Paolo Nori nella nuova prefazione a "Noi la farem vendetta", il suo libro sulla strage di Reggio Emilia del 7 luglio 1960

Nel 2010 l’Inter la combinò grossa
Prima del 22 maggio di quell'anno nessuna squadra italiana era mai riuscita a vincere tutto in una stagione: l'Inter lo fece quel giorno, a modo suo

Coppe di ruote perdute
Lungo i bordi delle provinciali e delle statali si trovano un sacco di coppe. Coppe di ruota, quegli affari che servono a coprire i cerchioni delle automobili e in qualche modo ad abbellirli. [Continua]

Feuilleton pornographique (9) – Si brinda anche col Graal, se mancano i bicchieri.

I film più attesi da qui a Natale
Qualcosa che arriva da Venezia, qualcosa che potrebbe arrivare agli Oscar, un Rambo, un Terminator, un Charlie's Angels e uno Star Wars, tra gli altri

Streghe di oggi
Le ultime righe di "Sud e magia", di Ernesto De Martino quasi le ricordo a memoria. Il libro è un grande classico, anzi, forse è un grande classico rimosso [Continua]

Chi è il corpo
«Ho l’impressione che fin da molto piccola una forma di stupore e di timore indicibile mi abbiano scortato ogni qualvolta allargavo l’esperienza del mio esserci fisico e materiale. Sono sempre io ad abitare sotto le mie anche, lo spartiacque oltre cui ho perso il controllo – non posso più camminare da ventidue anni – oppure sono come un’abusiva che occupa stanze in un condominio? Un condominio popolato da fantasmi, con porte e pareti che appaiono e scompaiono, rumori e voci senza una spiegazione. Una casa in cui spesso ho paura o sono in allerta, questo è per tre quarti il luogo che abito».

20 regali di Natale a meno di 20 euro
Idee per chi vuole farne tanti e non può spendere troppo

La lingua perduta della moda
«Per le strade distinguevi a metà degli anni ’80 perfettamente un dark da un paninaro, uno che abitava a San Siro da uno che abitava sui Navigli, uno di destra da uno di sinistra, un gay da un etero, uno dentro o uno fuori dal sistema. Era più facile esistere ma era più difficile essere giovani. Il mondo si era velocemente innamorato del classico rassicurante di Armani o del glamour di Versace, ma per sfuggire a questo soffocante abbraccio si erano formati anche molti nuclei di resistenza a Parigi, a Londra, a New York e anche a Milano»

Da Aleppo
Giuseppe Pace è stato nella città siriana devastata dalla guerra civile

Una storia d’amore o di plagio
Com'è cambiata la vita di una giornalista di Bloomberg che si è innamorata di un imputato di cui seguiva il caso, «l'uomo più odiato d'America»

Capire l’afantasia
Ovvero la condizione per cui non ci si "raffigurano" mentalmente pensieri e ricordi

Giorni di festa in un carcere minorile
«Se dovessi dirvi qual è il periodo dell’anno più brutto per i ragazzi rinchiusi, sarei incerto tra Natale e agosto, e difatti sono quelli i periodi in cui sembra si verifichino più incidenti, rivolte, evasioni. Ad agosto la cosa che manca di più è il divertimento, il mare, le ragazze. In questi giorni di fine dicembre è diverso, ovviamente. Ti manca la famiglia, ti manca casa. È per questo che, quando ho concluso il poetry slam di oggi, non mi sono azzardato a dire buon Natale»
