public spaces
Un mondo senza pubblicità
Come quello delle foto stranianti di Jorge Pérez Higuer, che l'ha cancellata dai cartelloni per capire quanto ci facciamo caso

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Two months that shook Lombardy
How the coronavirus epidemic has shattered the confidence of the richest and most populous region of Italy

Google ha fatto un nuovo social network
Si chiama Spaces, nessuno ha ancora capito benissimo a cosa servirà, e il Washington Post la stronca

Come si riordinano 52 mila libri in biblioteca
In un video in time lapse girato in una sala di lettura della New York Public Library, che ha riaperto dopo due anni di restauro

Libri che si leggono come Storie su Instagram
È un progetto della New York Public Library, che pubblicherà tre classici in un nuovo formato digitale

395 parole sul giornalismo
Margaret Sullivan, la "public editor" del New York Times ha elencato i consigli dati ai suoi studenti alla fine del corso della Columbia University

I neon di Vancouver
Nelle fotografie in bianco e nero scattate negli anni Cinquanta e pubblicate online dalla Vancouver Public Library

Il guaio del New York Times su San Bernardino
L'autorevole giornale statunitense ha scritto una cosa falsa – che poi è circolata molto – basandosi su fonti anonime: è stato criticato molto anche dalla sua public editor

I sei fratelli italiani che riempirono New York con le loro statue
Da quelle davanti alla Borsa a quelle che ornano la New York Public Library, uscirono tutte dalla bottega dei Piccirilli nel Bronx

Dinamiche dei menu dei ristoranti
«Anni fa avevo cominciato a collezionarli. Poi ho capito che frequentavo sempre gli stessi posti e ho rinunciato. Adesso passo il tempo a guardare la collezione digitale della New York Public Library per vedere come sono cambiati. Quello che so per certo è che i “tris” non vanno più da un pezzo, e neanche il cocktail di gamberi in salsa rosa. L’impaginazione, i formati, la carta, i caratteri, la consistenza della copertina sono sempre stati più numerosi di quelli dell’editoria dei libri. Eppure in questa infinità virtuale, di ieri e di oggi, è forse possibile individuare tre macro categorie: i grafici/tipografici, gli illustrati e gli scritti a mano, come quello dell'Oyster Bar di New York»

In fila per Wimbledon, con l’emicrania
«Chi non può permettersi di spendere migliaia di sterline o non ha inviti esclusivi ha altre due strade. La prima è il public ballot, una lotteria in due tornate annuali che consente di acquistare biglietti solo a pochi fortunati. L’altra possibilità è farsi The Queue, La Coda»

Il public editor del New York Times
Cosa è il delicato (e da noi inconcepibile) ruolo di "controllore" nei quotidiani americani, per cui al New York Times è stata appena nominata la prima donna

Il fantasma “Free public WiFi”
La rete wireless che crediamo di trovare in ogni angolo del mondo è figlia di un vecchio difetto di Windows

La Minnesota Public Radio ha licenziato il famoso conduttore Garrison Keillor per comportamenti inappropriati

Chiedilo alla New York Public Library

Il Miur ha stretto un accordo con il TED per dei corsi in “public speaking” per gli studenti delle scuole secondarie

Una canzone dei Public Enemy
Anime perse e anime vendute

L’ultima (e l’unica) dei public editor

Ancora qualche “public editor” in giro
