post brandizzati
I finti influencer
Taggano le aziende nelle loro foto benché non siano pagati, per attirare la loro attenzione o soltanto per darsi delle arie

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La crisi dei profumi economici
I profumi che costano poco si vendono sempre meno, mentre quelli più famosi – e più cari – si vendono sempre di più: perché?

Cappelli da baseball per tutti
Ultimamente in giro se ne vedono molti e un po' per tutti i gusti, da quelli sportivi a quelli di lusso, passando per il merchandising di nicchia

La serie tv su “Fallout” è riuscita bene
L'adattamento di un videogioco post-apocalittico di culto è piaciuto alla critica e sta ottenendo un gran successo di pubblico

Come la Cina ha rubato da Hollywood i segreti per fare i blockbuster
Per anni ha chiamato registi, sceneggiatori e maestranze americane, imparando quello che serve per fare film ad alto budget

Wim Hof ha scoperto l’acqua fredda?
Il suo metodo che tiene insieme bagni gelati, meditazione e respirazione è alla base di un gran business, con tantissimi seguaci e qualche scettico

Finita la pandemia, Twitch sta cambiando
Con i lockdown la piattaforma basata sulle dirette streaming era diventata «la tv della Generazione Z», ma quell'“epoca d'oro” è finita

Teoria e archeologia degli Hipster
Le cose da sapere su una cultura “che ora sta iniziando a tramontare", nell'ebook di Tiziano Bonini

Vedremo molti altri film brandizzati come “Barbie”
Sfruttare le proprietà intellettuali al cinema è sempre più attraente per le grandi aziende: soltanto Mattel ne ha in programma a decine

La brandizzazione del mare (e della terra)
«La moda si sta appropriando di paesaggi in tutto il mondo, anche in Italia. Il caso più recente è il marchio scandinavo Toteme, che ha appena inaugurato un punto vendita temporaneo a Filicudi, nelle isole Eolie. Prima c'erano stati Burberry nel deserto di Dubai, in Corea del Sud e su un vulcano alle Canarie; Bottega Veneta a Seul e i bagni di Valentino, D&G, Gucci, Dior, Loro Piana sulla costiera amalfitana, a Portofino, Forte dei Marmi e Saint-Tropez. Quello che sta avvenendo è un passaggio da località a location, in cui si fonde l’identità del luogo con quella del marchio»

La spilla ucraina

Un anno di chat del Post
La word-cloud delle cose che ci diciamo, quando siamo qui, ma non ci siamo

Com’è andato il Post nel 2020
La consueta relazione di complice trasparenza, in un anno che doveva essere speciale per altre ragioni

Come è andato il Post nel 2019
Molte cose sono cambiate in meglio, e saranno preziose per affrontare le complicazioni che arrivano

Com’è andato il Post nel 2021
Ovvero cosa hanno costruito lettori e abbonati non solo per la qualità dell'informazione ma anche perché sia sostenibile

Com’è andato il Post nel 2022
Bene. Ma lo spieghiamo meglio, come ogni anno, soprattutto agli abbonati

Com’è andato il Post nel 2023
In sintesi: bene, perché diventiamo sempre di più e possiamo fare più cose e meglio

Com’è andato il Post nel 2024
La crescita degli abbonamenti ha permesso di creare progetti nuovi, di fare meglio quelli vecchi, e di coinvolgere più persone

La top ten del Post
I dieci articoli del Post più letti in un anno
