portrait of a lady
L’ora del tè spiegata da Henry James

Altri articoli su questo argomento
Golden Globe 2020, tutte le nomination
Ne hanno molte soprattutto "Storia di un matrimonio", "The Irishman" e "C'era una volta a... Hollywood"

La donna che per vent’anni ha finanziato le artiste
Dal 1996 Susan Unterberg ha donato milioni di dollari rimanendo anonima: ora si è fatta avanti per parlare delle discriminazioni di genere nell'arte

Le perle non sono più quelle della nonna
Sono diventate un gioiello versatile da portare ogni giorno, anche tra i ragazzi: c'entrano tra gli altri Vivienne Westwood, Rihanna e Harry Styles

Le migliori 17 canzoni di Bob Dylan
Da riascoltare oggi: si capisce perché ha vinto il Nobel

I 100 libri preferiti di David Bowie
Ci sono Dante e Omero, Don DeLillo, Francis S. Fitzgerlald, e la storia d'amore scritta da un duca italiano che ha ispirato "Heroes"

17 grandi canzoni di Bob Dylan
Da ascoltare oggi che compie ottant'anni, ma buone in fondo per qualsiasi altro giorno dell'anno

Guida ai Golden Globe 2020
Le cose da sapere sui film e sulle serie candidate, ma anche su tutto il contorno dell'evento: a cominciare da Ricky Gervais, che quest'anno tornerà a esserne il presentatore

Il circo itinerante del tuono rotolante

Sette cose sull’“Ulisse” di James Joyce
Che uscì il 2 febbraio del 1922, cento anni fa, ed è considerato uno dei romanzi più innovativi del Novecento

Nostalgia degli errori
Immagino che se invecchi abbastanza riesci ad arrivare a un momento in cui rimpiangi qualsiasi cosa [Continua]

Mi chiamo Viola e ho un problema con le boygenius
«Un’ossessione non si nutre mai di solo riconoscimento della bravura di qualcuno. C’è sempre un gancio personale profondo, qualcosa di intangibile che risponde alla necessità inespressa di essere vista. Di riconoscere in qualcun altro un’esperienza condivisa, un modo simile di scandagliare l’esistenza. Nel caso delle boygenius, al di là dell’ammirazione per tre ragazze abbastanza spudorate da paragonarsi ai Beatles, a Crosby, Stills & Nash o ai Nirvana, ho capito che per me la ragione è la loro amicizia, l’assoluta priorità che – intervista dopo intervista, canzone dopo canzone, concerto dopo concerto – Bridgers, Dacus e Baker danno al loro rapporto, identificato ancora e ancora come un’ancora di salvezza, per riuscire dopo tanta solitudine a sentirsi davvero accettati e protetti»

Pat Dylan and Bobby the Kid
È un film imbottito di scene madri, ma la più famosa non è stata girata: nel buio della sala di proiezione, mentre guarda i giornalieri [Continua]

Biografami questo

Nella vecchia fattoria (di Maggie)
Di tutte le svolte improvvise e contraddittorie che hanno segnato la carriera di Dylan, ce n'è una che avviene in poco meno di un minuto, un minuto ridicolo, tragico e imbarazzante [Continua]

Altri autoritratti
"Come sarebbe a dire, un'altra merda?" [Continua]

Giù al tappeto negli anni Ottanta

È il sangue di Bob Dylan su quei solchi?

Bob il profeta, Bob il contadino
