natalia aspesi
La vittoria di Meloni sarebbe una vittoria “per le donne”?
Qualsiasi cosa significhi: alcune sostengono di sì, almeno in parte, per molte altre la domanda non ha alcun senso

Si può ignorare Foscolo?
Natalia Aspesi lo ha confessato ed è stata contestata sui social network

Il coming out di Gianni Amelio
«Credo che chi ha una vita molto visibile abbia il dovere della sincerità: e allora sì, lo dico per tutti gli omosessuali, felici o no, io sono omosessuale»

La battaglia dei festival del cinema
Natalia Aspesi su Repubblica critica l'affollamento polemico e bellicoso delle manifestazioni cinematografiche in Italia, e incolpa i politici

Donne (spirituali) meridionali 2.0

Altri articoli su questo argomento
Il grande libro del rock (e non solo) – 25 marzo
Le storie del rock di oggi raccontate da Massimo Cotto

Cosa si dice del nuovo film di Tarantino
"C’era una volta…a Hollywood" è stato mostrato ieri a Cannes in anteprima mondiale: i principali giornali italiani ne parlano male, quelli inglesi da bene a benissimo

La storia di Bondi e del film di Michelle Bonev
Un riassunto delle cose che si sanno, di quelle che si dicono, e di quelle che si discutono

Chissà se vi piacerà “Ready Player One”
È il nuovo film di Spielberg, pieno di citazioni ed effetti speciali; qualcuno l'ha apprezzato, a qualcun altro ha fatto venire il mal di testa

Cosa si dice di “Tolo Tolo”
Dopo il primo affollatissimo giorno al cinema, si è capito che il nuovo film di Checco Zalone è diverso dai precedenti (e non così rappresentato dalla canzone "Immigrato")

“Tolo Tolo”, cosa dicono le recensioni del film di Checco Zalone
Sono contrastanti, tra quelle entusiaste e quelle deluse: ma tutte dicono che è diverso dal video di “Immigrato”

Traviata, una recensione
Sono stato alla Prima della Scala ed è stata la prima più scialba di sempre, secondo me. A forza di levar lustrini ormai siamo all'opaco, allo smorto [Continua]

La lingua perduta della moda
«Per le strade distinguevi a metà degli anni ’80 perfettamente un dark da un paninaro, uno che abitava a San Siro da uno che abitava sui Navigli, uno di destra da uno di sinistra, un gay da un etero, uno dentro o uno fuori dal sistema. Era più facile esistere ma era più difficile essere giovani. Il mondo si era velocemente innamorato del classico rassicurante di Armani o del glamour di Versace, ma per sfuggire a questo soffocante abbraccio si erano formati anche molti nuclei di resistenza a Parigi, a Londra, a New York e anche a Milano»

Primavera, sentimenti e Sanremo
È chiaro, non si dovrebbe parlare così, per grandi linee. I sentimenti esigono precisione narrativa. [Continua]

Così nacque “Unico”
L’imbeccata mi arrivò di sera, cercavano creativi. Ma l’unico vero lavoro che ero stato capace di portare a casa era stato quello di investigatore privato [Continua]
