migliori locandine
Le locandine di film più belle del 2015
Le ha scelte Indiewire: ci sono un paio di filmoni e poi tanti che forse non avete mai sentito e che vi verrà voglia di vedere

Altri articoli su questo argomento
Le migliori locandine di film del 2014 secondo Flavorwire
Il primo è Nymphomaniac, ce n'è uno presente due volte e anche uno italiano

Le locandine di film più belle del 2016
Scelte da Rotten Tomatoes tra tutte quelle uscite quest'anno: alcune sono di film famosi, altre sono un ottimo pretesto per trovare il prossimo film da guardare

Le migliori locandine di film del 2012
Il sito americano Flavorwire ha scelto le più belle dell'anno: per gli amanti di grafica e per chi sceglie dalla copertina

Le migliori locandine di film del 2017
Alcune le conoscete di sicuro, altre sono di film di cui non avete mai sentito parlare: magari lì la locandina fa il suo lavoro

Le migliori locandine di film del 2018
Le ha scelte Rotten Tomatoes, per gli appassionati di grafica e per quelli abituati a giudicare un libro dalla copertina

Sunday Post
L'Agenda Monti e il fiscal cliff americano, ma anche liste di fine anno e tante foto, tra le cose più lette sul Post questa settimana

Le locandine di Bill Gold
È morto il 20 maggio, a 97 anni, e ha disegnato alcune delle migliori della storia del cinema

25 belle locandine di film noir
Con detective, femme fatale, pistole e omicidi: le ha scelte il sito Rotten Tomatoes in occasione di "Noirvember"

Locandine alternative di film, più belle delle originali
Raccolte in due libri, disegnate da fan e artisti, e spesso più significative e calzanti di quelle ufficiali

Cosa c’è stasera in TV
Una programmazione che per una volta rende superfluo aprire qualsiasi servizio di streaming

L’immagine della Factory Records
100 copertine della storica casa discografica indipendente inglese, che 35 anni fa cominciò a diffondere la sua comunicazione innovativa (e la musica dei Joy Division)

I signori della truffa
«Significa che ognuno attacca come vuole e ognuno si difende come può, che la lievitazione dei falsi e delle truffe è quasi incontrollabile, che la credulità dei culturalmente indifesi è direttamente proporzionale alla fredda malafede dei costruttori di menzogne, che il furto di identità è prassi, che la comunicazione politica e l’informazione sono soggette a manipolazioni e inganni tali da orientare e forse decidere le elezioni»
