lingua italiana
Perché l’italiano dei vecchi programmi televisivi ci sembra strano
Cioè posticcio e molto impostato, anche nelle interviste delle persone comuni: ma nessuno parlava davvero così

Prima l’italiano
«Il nostro fortunato bilinguismo di partenza minaccia di essere travolto da un ibrido approssimativo, più spiccio, più incolto e molto poco promettente. Potremmo definirlo italiesco: non più romanesco (o veneto, siciliano, ligure…) ma parecchio distante dall’italiano. Ha aggravato la situazione l’ascesa al potere di Giorgia Meloni e del suo gruppo di amici. Sarebbe anche pittoresco, non fosse che l’italiesco, quell’idioma di gruppo, è diventato la lingua che governa il nostro Paese»

«Andiamo a sfumare il nostro risotto»
Nell'italiano che si parla nei programmi e nei video di cucina le cose non si fanno, si “vanno a fare”: come mai?

Una parola che non si scrive con leggerezza
Le case editrici italiane stanno riflettendo su come usare (e come no) il termine razzista con cui venivano descritte le persone nere

Cos’è lo schwa, e come si pronuncia
Cioè "ə", il simbolo citato sempre più spesso nel dibattito per una lingua italiana più inclusiva

Meno indignazione per gli asterischi
La linguista Vera Gheno sostiene che le discussioni sulla lingua che cambia fanno bene in ogni caso, al contrario degli «arrocchi sdegnosi»

Darsi una calmata, sui congiuntivi
Stefano Bartezzaghi ridimensiona le indignazioni e i rigori sulla scrittura contemporanea

Anche per voi “spoilerare” e “ciaone” dovrebbero entrare nel dizionario?

Finto accento italiano vs vero accento italiano
In risposta a due video abbastanza privi di sostanza che mostrano come imitare l'accento italiano mentre si parla inglese, un video di Zue spiega e dimostra le caratteristiche del vero accento italiano in inglese, senza stereotipi, gesti teatrali e cantilene.

Chi sono Tizio, Caio e Sempronio
Ammesso che si possa rispondere a questa domanda (se sono qualcuno, non sono Tizio, Caio e Sempronio), chi è stato il primo a usarli?

Un bambino di terza elementare ha inventato la parola “petaloso” e all’Accademia della Crusca è piaciuta

Anche l’italiano ha avuto i suoi accenti circonflessi
Stefano Bartezzaghi sulla discussa riforma della lingua francese e quella che servirebbe alla lingua italiana

La battaglia contro il “piuttosto che”
Un capitolo di "La situazione è grammatica", il libro di Andrea De Benedetti sui più comuni errori di grammatica della lingua italiana

La nuova punteggiatura
La diffusione di SMS e messaggi brevi ha cambiato il modo in cui usiamo i segni di interpunzione e arricchito il loro significato (non usare i punti esclamativi è da snob?)

Sarò breve e circonciso
Stefano Bartezzaghi su cosa succede nella nostra lingua tra parole lunghe e parole corte

L’italiano delle telecronache
Catalogo di pigrizie linguistiche e cliché da calcio in tv («se ci esprimessimo così sul lavoro chi ci ascolta ci chiederebbe se ci ha dato di volta il cervello»)

La differenza tra “olimpico” e “olimpionico”

Rovinati dalle metafore
Non è l'impoverimento a imbruttire la lingua italiana, ma l'ostentazione di una "ricchezza metaforica inesistente", scrive Pietro Citati

Al via i test di italiano per il permesso di soggiorno lungo
immigrati

Italiano per principianti, poco
I college americani tagliano i corsi di italiano, per scarsità di domanda
