guerra jugoslavia
La strage del mercato di Sarajevo, 20 anni fa
La prima delle due che avvennero durante l'assedio della città: perché fu un momento di svolta sia nel racconto della guerra che nella sua gestione diplomatica

Croazia-Serbia, non una partita normale
Si giocherà domani, Pierangelo Sapegno sulla Stampa racconta perché è diventata una questione politica, vecchia di 23 anni

Radovan Karadžić si difende
L'ex leader serbo-bosniaco accusato dell'assedio di Sarajevo e del massacro di Srebrenica dice di aver fatto «tutto quello che potevo per evitare la guerra»

L’assedio di Sarajevo
Le foto e la storia del simbolo più sanguinoso della guerra civile in Jugoslavia, che cominciò venti anni fa

I primi colloqui tra Serbia e Kosovo
A Bruxelles sono iniziati i primi dialoghi tra i due paesi: è la prima volta dalla fine della guerra

Altri articoli su questo argomento
Un pezzo d’Europa ideale per creare le “micronazioni”
Per trovare piccoli stati autonomi fittizi che non sono riconosciuti da nessuno bisogna andare al confine tra Serbia e Croazia, sul Danubio

Il ritorno di Trieste all’Italia, settant’anni fa
Il 26 ottobre 1954 le truppe italiane entrarono in città dopo lunghe trattative, iniziate dopo la Seconda guerra mondiale e passate attraverso molti momenti di tensione

La dura vita delle istituzioni culturali nazionali della Bosnia Erzegovina
In un paese profondamente diviso non c’è un ente che si occupa dei loro finanziamenti, e devono trovare il modo di arrangiarsi

Un ex generale serbo bosniaco ha ammesso di aver incoraggiato il genocidio di Srebrenica

Le discussioni sul ponte che divide in due Mitrovica
Il governo kosovaro vuole aprirlo al passaggio delle auto, ma la comunità serba – che vive nella parte nord della città – non è d'accordo

A Mostar è dura anche per Bruce Lee
Nella città bosniaca distrutta nella guerra dell'ex Jugoslavia, l'attore e maestro di arti marziali fu scelto come simbolo di unità e "lotta all'ingiustizia", ma la sua statua ha avuto una vita complessa: due mesi fa è stata rubata e fatta a pezzi

La psiche di chi arriva
«Abito a Trieste, la Città della Bora, della Barcolana, del caffè, della scienza. Ma anche la “città dei matti”, quella che lo psichiatra veneziano Franco Basaglia scelse per la sua rivoluzione. Più di recente Trieste è diventata uno degli snodi della cosiddetta “rotta balcanica”. Basaglia avrebbe compiuto cent’anni. Mi piace pensare che, se fosse ancora vivo, sarebbe felice di aver contribuito a quanto oggi si fa in questa città, perché anche ai tempi di Basaglia molti internati del manicomio erano migranti. Solo che allora si chiamavano esuli e arrivavano da Istria e Dalmazia»

La TV pubblica in Bosnia Erzegovina non ha più soldi
Da anni i finanziamenti che le spettano sono presi da altre tv regionali create per rispecchiare la complessità del paese: i dipendenti non sono sicuri di ricevere lo stipendio e c'è il rischio continuo di chiusura

L’Unione Europea ha avviato i negoziati per l’adesione della Bosnia-Erzegovina
La decisione conferma la spinta all’allargamento dell’Unione, dopo che a dicembre erano iniziate le procedure anche per Ucraina e Moldavia

La distruzione del ponte di Mostar, trent’anni dopo
Il bombardamento del ponte ottomano il 9 novembre 1993 è diventato uno degli eventi simbolici della guerra nel territorio dell'ex Jugoslavia

L’esportazione del nudismo

Cosa ci fanno i militari della NATO in Kosovo
Breve storia della Kosovo Force, che fece il suo ingresso nel paese come “forza militare di pace” dopo la guerra, nel 1999

Memorie selettive

Cinquant’anni fa, a Trieste
«Il manicomio è tenuto in piedi anche dal lavoro degli internati. Che spalano il carbone nelle caldaie, lavano la biancheria, la distribuiscono nei reparti, cuciono le misere divise che tutti devono portare. Fanno cose. Ricevono in cambio un buono, un pezzo di metallo – il manicomio batte una sua moneta – da spendere nello spaccio interno»
