generazione Y
Le persone senza cognome
Il presidente dell'Indonesia non ne ha uno, l'ex leader birmana Aung San Suu Kyi neanche, e fino a qualche secolo fa nemmeno tutti gli italiani

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Le generazioni non ci sono sempre state
Fino ai primi decenni del Novecento e a Gertrude Stein era un concetto che non esisteva, racconta Matteo Bordone in "L'invenzione del boomer"

“Ricordati una cosa sola”
Un capitolo dell’ultimo libro di Paolo Nori, "Undici treni"

Nella Silicon Valley capiscono i film?
I CEO delle grandi aziende di tecnologia fanno spesso riferimenti entusiasti e ottimisti a film di fantascienza che in realtà raccontano mondi distopici

Il cromosoma Y sta scomparendo?
È fondamentale per la determinazione del sesso, ma si discute se tra molto - moltissimo - tempo possa non esserlo più con grandi implicazioni per la nostra specie

Dizionario minimo per seguire le regate di Louis Vuitton Cup
Adesso che inizia la finale tra Luna Rossa e Ineos Britannia, e potrebbero esserci tifosi e appassionati neofiti

Un libro che parla di librerie
Di come funzionano, delle cose che ci succedono, e di tanti esempi in ogni angolo del mondo, se il mondo avesse gli angoli

Sessant’anni di Autobianchi
Storie di un'importante casa automobilistica italiana – frutto dell'allenza tra Fiat, Pirelli e un costruttore di biciclette – che festeggerebbe in questi giorni una ricorrenza non da poco, se esistesse ancora

L’Islam è un problema (non è la soluzione)
A San Dasio, un martire qualsiasi, caduto ovviamente ai tempi di Diocleziano presso Durostorum (oggi sarebbe Bulgaria), un monaco che s'annoiava associò una leggenda curiosa [Continua]

Perché gli anni Novanta hanno prodotto tanta bella musica
Eravamo giovani, dormivamo poco, bevevamo molto. E fumavamo tutti. I locali erano coltri di nebbia [Continua]

Le leggi su stadi e violenza, fuori dall’Italia
Come Inghilterra, Spagna e Germania hanno affrontato e risolto il problema: non c'è una sola strada possibile. Ma poi lo hanno risolto davvero?

Libri che mettono di buon umore
Una selezione varia e abbondante per chi ha voglia di leggere e ridere, o quantomeno sorridere: da "La versione di Barney" a "Febbre a 90°"

Frida Kahlo era tutta un’altra cosa
Dalla sua morte, avvenuta 70 anni fa, l'artista messicana comunista e sovversiva è stata trasformata in un brand ripulito e innocuo: il motivo è com'è gestita la sua immagine

Matteo Renzi: I quattro tabù della sinistra
Un capitolo di "Fuori!", il libro di Matteo Renzi uscito oggi

Che cos’è l’evoluzione?
Le prime dieci pagine di «Perché l'evoluzione è vera» del biologo Jerry A. Coyne, pubblicato da Codice Edizioni

Il quarto segreto di Fatima

Come TikTok si sta mangiando internet
Un riassunto del Washington Post su tutto quello che è diventato il social network più popolare del mondo

Tra Milano e Miami

Il grande coming out del 1984
«Il 2 aprile 1984 i Queen, travestiti da casalinghe inglesi, lanciarono una canzone che era un grido di liberazione: "I Want To Break Free". Poi arrivarono gli Smiths, i Pet Shop Boys e i Culture Club. Ma la vera esplosione arrivò a ottobre, quando uscirono i Bronski Beat, Depeche Mode, Frankie Goes To Hollywood e Madonna. Nel giro di pochi mesi “l’amore che non si può dire”, come lo aveva battezzato un secolo prima Oscar Wilde, si dichiarava orgogliosamente al mondo. Fu la vera nascita del “pride”. Attraverso quelle canzoni l’omosessualità maschile entrava in scena in quanto esplicita produttrice di musica, cultura e immaginario. L’inizio di quell’onda continua ancora oggi, ma è talmente sovrapposta al paesaggio culturale e ai consumi da esserne ormai indistinguibile»
