Si fa o non si fa?, in Giappone
Come essere “gaijin” senza diventare “urusai”, nella puntata extra di Viaggio a Tokyo

Come essere “gaijin” senza diventare “urusai”, nella puntata extra di Viaggio a Tokyo

In ritardo per via del freddo, e in controtendenza rispetto alle fioriture anticipate degli ultimi anni

In alcune parti del paese è già cominciata e a Kyoto è diventata precoce di 11 giorni rispetto all'inizio del Novecento

Spettacolari come ogni primavera, ma anche quest'anno ammirati solo dai giapponesi, o quasi

Che quest'anno sembrano ancora più belli, visti da qui

Arrivano dal Giappone, dove ha nevicato fuori stagione sui ciliegi in piena fioritura

«Il periodo in cui mi trovavo a Kyoto coincideva con i pochi giorni di fioritura dei ciliegi, una occasione notoriamente sentitissima per i giapponesi che spesso accorrono nei luoghi più poetici dell’antica capitale, ma un motivo in più di attrazione per i turisti. Così ho deciso di raccogliere un po’ di impressioni dei kyotesi (aggettivo sostantivato non ancora nei dizionari, mi pare) riguardo al fenomeno dell’iperturismo nella loro città»

Matteo Bordone e Flavio Parisi raccontano di musei, mostre, riviste molto specializzate, e di fioritura dei ciliegi, finalmente

Migliaia di persone hanno affollato i parchi di Kyoto, Tokyo e Osaka per ammirarli, fotografarli e organizzare picnic

Al Grand Palais, fino al 18 gennaio 2015: saranno esposte oltre 500 opere dell’artista giapponese più conosciuto al mondo

Poco fa ho saputo che le olimpiadi di Tokyo 2020 non saranno nel 2020, anche se il nome rimarrà lo stesso (Tokyo 2020) [Continua]

La città in maggio è piena di azalee che fioriscono traboccando dalle siepi spartitraffico, tra le strade e i marciapiedi [Continua]

Che coprano la fine del 2022 e il 2023, come chiesto alla redazione di Consumismi

«Noi rimandatori a fine anno siamo ancora più vulnerabili del solito: per questo, l’insensato balenare dell’opzione rinvia, riferita al capodanno, mi turba tanto. Perché, fosse per me, lo rinvierei eccome, come amo rinviare qualsiasi cosa. Lo rinvierei, ma so bene che non posso, perché il tempo fugge tutto in una direzione, e dimenticarlo è impossibile, anche per una procrastinatrice professionista che vorrebbe abolire le date, anzi proprio i calendari, dato che il tempo non si può abolire, perché è la forma stessa dell’esperienza»

Diario sparso degli ultimi quattro anni del Post attraverso gli incipit della sua famosa newsletter



Lo sostiene uno dei protagonisti del nuovo romanzo di Giacomo Papi, un giallo satirico sui soldi e sulla lotta di classe: si intitola “La piscina”

Foto e storia dei giorni in cui migliaia di giapponesi riempiono i parchi per assistere al momento di massima fioritura: una tradizione vecchia di centinaia di anni
