In Cina è stato ripristinato il finale originale di Fight Club, che era stato modificato dalla censura locale


L'autore del libro da cui è tratto il film ha detto che il finale cinese è più vicino a quello originale

Nella versione su Tencent Video non esplode niente e c'è un breve testo in cui vince l'ordine costituito

Sono passati vent'anni e, anche se all'iniziò non l'avrebbe detto nessuno, ci ricordiamo ancora molto bene di Marla Singer e Tyler Durden

Chuck Palahniuk, autore di "Fight Club", prova a leggerne una versione – ahem – per bambini, in un video di Mashable. Ne esce una lettura divertente, ma decisamente non per bambini.

Il seguito del famoso romanzo – su cui si basò il film di David Fincher – uscirà da qui al 2016 in dieci volumi a fumetti: cosa se ne dice


Richard Trammell ha lavorato su una famosa scena del film Fight Club, diretto da David Fincher, e ha rimosso il personaggio di Tyler Durden

Da The Social Network ad Alien3: filmografia per trailer di un regista famosissimo, anche se ha fatto solo nove film


Erano molto più che schermate di selezione dei contenuti, in alcuni casi, e mostrarono una creatività poi diventata superflua con lo streaming

Trent'anni fa uscì in Giappone la prima PlayStation, che aprì la strada a giochi più innovativi, creativi e complessi


«Io sono in mezzo alla “tonnara”, quell’assembramento di telecamere, microfoni e taccuini attorno a chi forse ha una dichiarazione. Io sono lì in mezzo. Non giudico col dito puntato. Non sbircio, sono dentro un club in cui c’è un solo avversario: la consegna»

C'è una grande partita di Champions League, soprattutto: le alternative non sono così allettanti

La storia dell'evirazione di John Wayne Bobbitt ebbe un'enorme risonanza in tutto il mondo, ma quella di abusi e violenze che c'era dietro rimase in secondo piano

Ci sarà qualche film – tra gli altri, "Zodiac" e "Sette anime" –, i soliti programmi del mercoledì e un quarto di finale di Coppa Italia

Da “Triangle of Sadness” a “White Lotus” sempre più spesso vengono ridicolizzati e messi alla gogna, segnale di un rinnovato paradigma politico-culturale

In un'intervista sul New York Times ha raccontato dei problemi degli ultimi anni e di quello che gli interessa ora, cioè recitare di meno e produrre di più
