A Parigi ha aperto il criticato negozio di Shein
Poche ore dopo il governo francese ha ordinato di oscurare il sito di Shein, e non è chiaro se le due cose siano correlate

Poche ore dopo il governo francese ha ordinato di oscurare il sito di Shein, e non è chiaro se le due cose siano correlate

Come fa, dopo 50 anni, a reggere la concorrenza delle altre catene di abbigliamento e degli e-commerce cinesi Temu e Shein?

È nata per aiutare le persone di paesi in difficoltà ed è finita a limitare i danni ambientali del mondo della moda, vendendo vestiti

L'Assemblea nazionale ha approvato una proposta di legge che propone di introdurre una tassa su vestiti e accessori a basso costo venduti nel paese, per ridurne l'impatto ambientale e sociale

L'amministratrice delegata si è dimessa e le vendite sono sotto le aspettative: c'entra la crisi della “fast fashion” ma anche l'incapacità dell'azienda di riposizionarsi


Per «intimidazioni di tipo mafioso» e «pratiche anticoncorrenziali», dopo mesi di espansione estremamente aggressiva da parte dei due siti di e-commerce cinesi

Chris Xu è uno degli uomini più ricchi della Cina ma i suoi dipendenti scherzano dicendo che non sono sicuri di riconoscerlo in ufficio

Non è una vostra impressione, il confronto non regge perché sono cambiati i metodi di produzione e le fibre utilizzate

I manifestanti chiedono l’aumento del salario minimo, in un paese che è il secondo produttore al mondo di abbigliamento dopo la Cina

Era uno degli e-commerce di abbigliamento più popolari ma è entrato in una crisi di vendite e identità da cui sembra difficile uscire

Il "bonus réparation" andrà dai 6 ai 25 euro e si potrà ottenere nelle sartorie e calzolerie convenzionate, per ridurre gli sprechi

Si trova nel deserto di Atacama e raccoglie migliaia di tonnellate di abiti che vengono buttati via ogni anno, nuovi o usati

Il negozio online di vestiti economici, popolarissimo tra i giovani, viene criticato sempre più per il suo enorme impatto ambientale

Li ha scelti la rivista di moda Fashionista: né Zara né H&M sono al primo posto, e ci sono anche Uniqlo, Cos ed & Other Stories

H&M fu fondata nel 1946, Zara nel 1975, ma il modo in cui producono e vendono vestiti economici e alla moda ha origine nelle fabbriche tessili dell'Ottocento

Gli stilisti non riescono a reggere i ritmi di produzione, che li costringono a disegnare anche una collezione al mese: è colpa di Instagram e dei marchi low cost

Perché la catena di abbigliamento spagnola continua a crescere, nonostante la crisi economica: riduzione dei tempi, molto ricambio sugli scaffali e poca pubblicità

