Le cose di Kubrick in mostra
L'esposizione itinerante sul regista fa tappa alla Cinémathèque Française di Parigi

L'esposizione itinerante sul regista fa tappa alla Cinémathèque Française di Parigi

È torinese ed è una delle più importanti costumiste al mondo: ha lavorato con grandi registi – da Coppola a Kubrick – e ha vinto 4 Oscar




Carlo Rambaldi, che è morto ieri, ne aveva ricevuti tre: ma c'è chi ha fatto meglio di lui, nella ricca classifica

«Ferrari riesce a presentare la mastodontica macchina di Segrate, con i suoi ingranaggi di potere un po’ arrugginiti e una sua aria quasi bonacciona, come il “buono” che mette a terra all’ultimo secondo il più piccolo ma decisamente presuntuoso editore “indipendente”»

Novant'anni fa nacque uno dei più grandi registi della storia del cinema

Che sono Neil Hannon, fanno canzoni pop peculiari ed ebbero molto successo 30 anni fa

"Shining" ha quarant'anni

«Bisogna sapere, anche, che non sono possibili compromessi tra le due idee di Italia: quella degli italiani secondo etnia non è, e non sarà mai, quella degli italiani secondo cittadinanza»

«È ottimo anche come legna da ardere. È duro e pesante (quasi quanto la quercia) e dunque se cade su un piede può fare molto male»

«Le mie lettere avevano qualcosa che non andava: troppo rudi, approssimative, irregolari e senza ritmo. Avevo cercato online la parola “calligraphy” per tentare di correggerle. Cinque ore dopo ero ancora davanti allo schermo, a guardare video di calligrafia su YouTube. Ho iniziato così, da autodidatta, accumulando tecniche e conoscenze casuali per quasi tre anni. E poi la mia fidanzata mi ha fatto un regalo. Altri sette anni, decine di corsi, centinaia di blocchi e migliaia di penne dopo, continuo a studiare e praticare. Ho dedicato alla calligrafia una quantità di soldi, tempo, energia, passione e ore di sonno che fa impallidire qualunque altra passione. E in cambio non ci ho ancora guadagnato manco di riuscire a scrivere bene la lettera “u”»

Quello di Kubrick su Napoleone, quello di Leone con un complicatissimo piano sequenza, molti di Welles e poi di Hitchcock, Lynch, Spielberg e Coppola

È una convenzione recente: fino al Duemila ogni media associava ai due partiti il colore che preferiva, anche il giallo o il verde

Si comincia con i caucus in Iowa: una guida per chi vuole capire una volta per tutte cosa diavolo è un caucus e sapere le cose fondamentali sull'elezione del nuovo presidente

Enrico Deaglio racconta su Repubblica la storia del giovane attivista e del suo famoso discorso “non proprio Lincoln a Gettysburg, ma quasi”, sulla libertà di espressione
