aperitivo
Sulle piste può mancare la neve, ma non l’après-ski
Gli aperitivi nelle baite sono sempre più desiderati ed esibiti, nonostante i problemi dello sci da discesa

I cocktail sono una cosa da donne
Il modo in cui li conosciamo oggi ha a che fare con proibizionismo, femminismo e buone maniere

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Cos’è stata la Capannina di Forte dei Marmi
Il locale della Versilia appena acquistato da Giorgio Armani ha una storia vivace lunga quasi un secolo

Un posto in cui nove abitanti in più fanno tutta la differenza del mondo
Melle, in provincia di Cuneo, è uno dei tanti paesi di montagna che stanno trovando modi per evitare uno spopolamento che sembrava inesorabile

22 regali di Natale, per chi comincia a novembre
Tra cui una scatola rompicapo, una corda da tutti i giorni, un coltello per persone avventurose e uno per fare bella figura con gli ospiti

A Roccaraso la temuta “invasione” non si è ripetuta
Le misure del comune sono servite a limitare l'arrivo di turisti coi pullman, che comunque erano parecchi

È il momento del burraco
Dalla politica al jet set ai circoli Arci frequentati dai giovani, il gioco di carte sta vivendo una nuova popolarità

I primi folli giorni della pandemia in Italia
Il “paziente 1”, «Milano non si ferma», e poi gli allarmi, le zone rosse e le sottovalutazioni che portarono a mesi di sofferenze e morti

Non beviamo più vino come prima
E non c'entrano solo i giovani che riducono l'alcol, ma anche le temperature più alte, il modo in cui mangiamo e stiamo insieme, e altro ancora

Ancora una canzone di Enzo Jannacci
E una memorabile serata genovese

Parlare delle violenze subite, senza vergognarsene
Grazie al processo di Gisèle Pelicot molte persone in Francia hanno iniziato a farlo più spesso, tra loro e con le associazioni competenti

Come si è arrivati alla divisione della maggioranza sul canone Rai
C'entra la sfida costante tra Antonio Tajani e Matteo Salvini e ci sono di mezzo anche gli interessi della famiglia Berlusconi

Come si diventa alcolisti?
«Ascoltando parlare gli alcolisti anonimi, non riesco a smettere di chiedermi perché alcuni sì e altri no. Quando si passa dal bere solo di sera al bere anche a mezzogiorno, e perché? Penso a chi beve sempre, e penso anche a me che non riesco a non bere alcol la sera. Per la mia amica è stato un crescendo quasi impercettibile. All’inizio lo faceva prima di uscire a cena per essere più simpatica (difficile immaginarla più simpatica), alla fine è arrivata a farsi due birre alle 7 del mattino prima di andare a lavorare. “Le bevevo per terra, come una disperata. Sono arrivata a nascondere il vino nelle borracce di calcio dei miei figli per poter bere alcol durante le partite”. Intorno, nello stesso quartiere, è l'ora dell'aperitivo»

Il ruolo della Amerigo Vespucci sta un po’ cambiando
Pur non essendo adeguata a contesti di guerra la nave scuola è ancora un vanto della Marina italiana, e il governo la sta utilizzando per una costosa promozione turistica e culturale

Il pesce in scatola è diventato un cibo raffinato
Negli Stati Uniti ci sono profili a tema su TikTok e stanno aprendo negozi dedicati: sostanzialmente perché evoca il gusto e l'estetica della cucina europea

L’ultima volta che ho visto Enzo Baldoni
«Non ho mai amato la retorica dell’eroe. Non c’è dubbio, però, che in Iraq Enzo Baldoni si sia comportato da eroe, cercando di testimoniare quello che accadeva e portando aiuto, a rischio della vita. Si prese in carico il destino di un ragazzo amputato, che poi fu curato da Emergency, e guidò due missioni umanitarie per portare aiuti in una città assediata. Ma non c’è dubbio neppure che le istituzioni italiane abbiano scelto di dimenticarlo. Credo che Enzo Baldoni ne avrebbe riso perché aveva troppo senso dell’umorismo e amava troppo la vita per essere attratto dalle medaglie e dall’ideologia della bella morte. Lo aveva anche scritto per tempo, previdente e pignolo com’era, nelle disposizioni per il suo funerale»

La moda dell’artigianato come hobby
Chi fa lavori d'ufficio cerca sempre più spesso appagamento e sfogo nella creatività manuale, fenomeno attorno a cui c'è tutta un'economia

L’arte di origliare per strada
«Sospetto che annotare le frasi sentite in giro abbia a che vedere con un’insofferenza più o meno cosciente verso l’insieme dei gesti che più ci ritroviamo a fare oggi: condividere, recensire, produrre contenuti, dire la nostra, esserci. Mi piace la non intenzionalità di una frase ascoltata per caso, la sua aleatorietà, il fatto che sia nel mondo reale e non su uno schermo, che in qualche modo registri il presente e l’aria che tira senza pretendere di spiegarli, di imporli, di filtrarli attraverso una visione. Mi piace che richieda attenzione, una certa disposizione all’ascolto. Che sia fine a sé stessa, ma in qualche modo anche utile a qualcos'altro, se siamo pronti a ricordarla, a darle retta»

Com’è fatta una guerra
«Alla maratona di Kiev il conflitto appare solo sotto forma di performance. Un militare che si prepara a correre con il suo giubbotto antiproiettile. Il minuto di silenzio per i difensori della patria impegnati al fronte. I veterani mutilati con protesi artificiali che inaugurano la gara con un giro simbolico. Per il resto potremmo essere a Londra, Berlino o Roma. Ruslan, neolaureato in ingegneria della sostenibilità, mi dice che quando leggeva Rainer Maria Rilke si chiedeva come facesse lo scrittore austriaco a indossare il frac e preoccuparsi del suo aperitivo nel pieno della Prima guerra mondiale. E aggiunge: "Ora ho capito"»
