Valencia, un anno dopo le alluvioni
David Ramos, un fotografo dell'agenzia Getty Images, è tornato nei posti più colpiti per documentare com'è la situazione oggi

David Ramos, un fotografo dell'agenzia Getty Images, è tornato nei posti più colpiti per documentare com'è la situazione oggi

Sono parecchi: il grosso dei detriti è stato tolto ma restano il fango e l'acqua stagnante, e in alcune zone manca ancora la corrente

Nella zona di Málaga più di 4mila persone sono state evacuate e le piogge hanno creato problemi alla circolazione stradale


Migliaia di persone hanno sfilato per il centro della città chiedendo le dimissioni dell'amministrazione locale guidata dal centrodestra

Il governo regionale si è mosso in ritardo e il presidente Carlos Mazón non ha dato spiegazioni convincenti


Il primo ministro Pedro Sánchez ha annunciato un piano da 10,6 miliardi di euro per gestire i danni, con aiuti diretti alla popolazione

Il governo regionale (dei Popolari) e quello nazionale (dei Socialisti) si stanno rimpallando la responsabilità di quello che non ha funzionato


Negli stadi, nei negozi e negli spazi pubblici si raccolgono e smistano beni essenziali, prima di essere inviati nei luoghi più colpiti

Ci sono ancora molti scantinati e parcheggi allagati che non si possono perlustrare: nel frattempo però è stata fatta un po' di confusione



Le zone di Valencia e di Castiglia-La Mancia sono quelle più colpite: almeno 95 persone sono morte


Svuotarle è necessario a riparare le case e a stabilire la portata dei danni, ma al momento le spese per farlo, alte, sono a carico dei privati


A Madrid e nelle regioni vicine le strade sono diventate fiumi di fango e gli abitanti hanno spalato la grandine: il brutto tempo è diretto verso l'Italia
