Il governo spagnolo ha previsto altri 3,7 miliardi di euro di aiuti per le alluvioni, e di anticipare i tempi dei rimborsi
Lunedì il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato un nuovo piano di aiuti da quasi 3,8 miliardi di euro per i territori colpiti dalle alluvioni dello scorso 29 e 30 ottobre, uno dei peggiori disastri naturali nella storia del paese per numero di morti (oltre 200) ed entità dei danni. Le misure sono in totale 110: si sommano a quelle già approvate la scorsa settimana, da 10,6 miliardi di euro, che avevano previsto tra le altre cose assegni diretti e agevolazioni fiscali per la popolazione colpita. Affinché arrivino in modo rapido, il governo ha previsto inoltre un anticipo immediato del 50 per cento del valore dei rimborsi a tutti i cittadini che faranno richiesta di aiuti e compensazioni.
In seguito all’alluvione, che ha colpito principalmente la Comunità Valenciana, nel capoluogo della regione ci sono state grosse manifestazioni sia contro il governo locale, a cui è stato contestato il ritardo con cui ha dato l’allarme, sia contro quello centrale, per non aver fatto abbastanza pressione sull’amministrazione regionale. Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale i danni causati da un disastro naturale possono ridursi del 30 per cento se la popolazione viene avvisata almeno 24 ore prima. Nella Comunità Valenciana l’allerta era stata invece inviata ai cittadini quando ormai diverse zone erano già allagate.
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