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  • Venerdì 12 settembre 2025

I campionati non italiani delle squadre italiane di hockey

Le due più forti giocano in Austria, e giocano all'estero anche quelle che si contendono il titolo di campione d'Italia

Due giocatori del Bolzano durante una partita contro la squadra svedese Frölunda, Göteborg, Svezia, 29 agosto 2025 (Michael Erichsen/Bildbyran via ZUMA Press)
Due giocatori del Bolzano durante una partita contro la squadra svedese Frölunda, Göteborg, Svezia, 29 agosto 2025 (Michael Erichsen/Bildbyran via ZUMA Press)
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Tra questo weekend e il prossimo comincia la nuova stagione dell’hockey su ghiaccio maschile italiano. E come succede ormai da qualche anno le migliori squadre italiane giocheranno in due campionati austriaci, perché quello italiano stava loro troppo stretto. È un segno di quanto poco competitivo sia il campionato italiano, ma è anche un bene per la Nazionale, che nel 2026 tornerà alle Olimpiadi a vent’anni dall’ultima volta.

Le due squadre italiane più forti – Bolzano e Val Pusteria – giocano nel principale campionato austriaco, la ICE Hockey League. Il titolo di campione italiano se lo contendono però altre sette squadre italiane che giocano nella Alps Hockey League, una lega nata nel 2016 dalla fusione tra il secondo campionato austriaco e il principale campionato italiano. Entrambi sono campionati prevalentemente austriaci, ma di fatto sono sovranazionali. Nella ICE Hockey League ci sono anche due squadre ungheresi e una slovena, nell’Alps Hockey League una slovena e una croata. Pur di partecipare a un campionato più competitivo, Bolzano e Val Pusteria hanno quindi scelto di rinunciare a vincere lo “Scudetto”, il titolo di miglior squadra d’Italia.

Le migliori squadre italiane partecipano a campionati stranieri e sovranazionali perché in Italia l’hockey è poco diffuso. È praticato quasi solo al Nord, con una forte concentrazione di squadre nel Nord-Est, in particolare in Alto Adige. La prima squadra a lasciare il campionato italiano fu Bolzano, nel 2013. Era già allora la squadra più forte in Italia, proveniente dall’unica provincia italiana dove l’hockey è più seguito del calcio.

La ICE Hockey League divenne un campionato sovranazionale nel 2007, quando si iscrisse la squadra slovena Jesenice. Oltre a voler dire “ghiaccio” in inglese, ICE è acronimo di “International Central European”. La ICE Hockey League assegna sia il titolo di campione del torneo che quello di campione d’Austria, riservato evidentemente alle squadre austriache.

I giocatori del Bolzano dopo aver giocato contro il Frölunda, Göteborg, Svezia, 29 agosto 2025 (Michael Erichsen/Bildbyran via ZUMA Press)

Il cambio di campionato è stato fruttuoso per Bolzano, che ha vinto due volte il torneo: la prima volta nel 2014, nella stagione di esordio, quando divenne la prima squadra non austriaca a farlo; la seconda volta nel 2018.

Da quando gioca nel campionato austriaco Bolzano è anche riuscita in diverse occasioni a qualificarsi alla Champions League, che così come nel calcio è il torneo a cui partecipano le migliori squadre d’Europa, che si qualificano in base ai loro risultati nei rispettivi campionati nazionali (o, come nel caso di Bolzano, sovranazionali).

Dopo Bolzano anche altre squadre sono passate dal campionato italiano all’ICE Hockey League, che tra le altre cose richiede maggior impegno finanziario e una non semplice pianificazione: l’iscrizione ha una durata di tre anni. Nel 2021 lo ha fatto il Val Pusteria (un’altra squadra altoatesina) e nel 2022 l’Asiago (in Veneto), che però dopo tre anni di permanenza quest’anno è stato escluso dalla lega a causa del mancato rispetto di alcune regole finanziarie sul pagamento dei giocatori.

La presenza di Bolzano e Val Pusteria in ICE Hockey League ha fatto bene alla Nazionale italiana: tre dei primi sei convocati per le prossime Olimpiadi invernali, annunciati come da regolamento a giugno, provengono da queste due squadre. L’ultima partecipazione olimpica della Nazionale di hockey fu a Torino 2006.

Un’azione di gioco durante la partita Italia-Slovenia, 9 febbraio 2023, Bolzano, Italia (Stefano Guidi/Getty Images)

Dopo la partenza del Bolzano il campionato italiano fu riorganizzato, e dopo qualche resistenza iniziale la federazione italiana decise di permettere alle squadre che ne facevano richiesta di passare al secondo livello del campionato austriaco, che venne quindi rinominato Alps Hockey League (alcune squadre slovene già giocavano in Austria). È il campionato da cui si parte per assegnare il titolo di campione d’Italia: i risultati delle partite tra squadre italiane creano una classifica a parte, che stabilisce quali si qualificano ai playoff che assegnano lo Scudetto. Il nome ufficiale di questo campionato-nel-campionato è Italian Hockey League Serie A.

La Alps Hockey League non è però la “Serie B” della ICE Hockey League, non è che chi arriva primo nella Alps Hockey League poi ottiene automaticamente la promozione in ICE Hockey League. I due campionati sono organizzati dallo stesso ente ma sono leghe separate: ci si iscrive all’una o all’altra, e ci si resta anche se si arriva ultimi.

Le squadre scelgono a quale iscriversi in base al budget a loro disposizione: che per la ICE è di almeno 3-3,5 milioni di euro, mentre per la Alps Hockey League è di solito tra i 600mila euro e 1,5 milioni di euro. In Alps Hockey League infatti le trasferte sono più corte e il numero di giocatori extracomunitari che possono essere in ogni squadra è più basso.

Nell’hockey la presenza di tornei sovranazionali non è una novità. Già negli anni Novanta veniva disputata la Alpenliga, cui partecipavano squadre italiane, austriache e slovene. A quel tempo però la Alpenliga non sostituiva il campionato nazionale italiano.

Non è nemmeno una peculiarità dell’hockey. Ci sono campionati sovranazionali anche in altri sport: in genere quelli molto praticati in certi paesi e meno in altri. Nel rugby a 15 due squadre italiane, la Benetton Treviso e le Zebre (di Parma), partecipano allo United Rugby Championship, un torneo addirittura sovracontinentale, che include due squadre scozzesi, quattro gallesi, tre irlandesi, una nordirlandese e quattro sudafricane.

Continua comunque a esistere un campionato maschile con soltanto squadre italiane. È la Italian Hockey League, che è composta da 12 squadre, tra cui Alleghe, Varese e Valpellice, che hanno una tradizione importante nell’hockey ma che non hanno le possibilità economiche per sostenere campionati più impegnativi.

Nell’hockey femminile invece c’è solo un campionato, l’Italian Hockey League Women, a cui sono iscritte 7 squadre italiane, tra cui le Eagles Bolzano che la scorsa stagione hanno vinto il loro quinto scudetto consecutivo.

Anche quest’anno le partite di ICE Hockey League di Bolzano e Val Pusteria saranno visibili sulla piattaforma di streaming sportivo DAZN. Le partite della Alps Hockey League saranno invece disponibili sul sito Valcome.tv, mentre quelle di Italian Hockey League maschile e femminile saranno trasmesse sul sito della FISG, la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio.