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  • Domenica 27 luglio 2025

Tadej Pogačar ha vinto il Tour de France per la quarta volta

Lo ha dominato sin dall'inizio, festeggiandolo a Parigi nella tappa che è passata anche da Montmartre

Tadej Pogačar, 26 anni, al traguardo dell'ultima tappa del Tour (AP Photo/Thibault Camus)
Tadej Pogačar, 26 anni, al traguardo dell'ultima tappa del Tour (AP Photo/Thibault Camus)
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Lo sloveno Tadej Pogačar ha vinto il Tour de France, la principale corsa a tappe di ciclismo, per la quarta volta, la seconda consecutiva. Lo ha fatto in modo piuttosto netto, staccando di oltre 4 minuti il suo principale avversario, il danese Jonas Vingegaard, l’unico che negli anni scorsi era riuscito a batterlo al Tour (vincendolo nel 2022 e nel 2023). Il terzo classificato, il tedesco Florian Lipowitz, ha accumulato nelle 21 tappe oltre 10 minuti di svantaggio, un distacco notevole. Il ciclista italiano Jonathan Milan ha ottenuto invece la maglia verde, che viene assegnata al leader della classifica a punti (che misura solo i piazzamenti). Milan ha vinto due tappe in volata, diventando il primo italiano a vincere al Tour dopo sei anni e confermandosi uno dei migliori velocisti in circolazione.

Pogačar ha vinto quattro tappe, indossando la maglia gialla (il simbolo del primato) una prima volta l’8 luglio, e poi tenendola definitivamente negli ultimi dieci giorni, dopo la vittoria ad Hautacam, sui Pirenei, nella tappa in cui ha guadagnato oltre 2 minuti di vantaggio su Vingegaard. Nell’ultima settimana del Tour de France, che spesso è decisiva, si è limitato a controllare gli attacchi degli avversari nelle tappe alpine, non staccandosi mai e dando l’impressione che avrebbe potuto, volendo, vincere anche altre tappe.

Anche nell’ultima tappa, che si è tenuta domenica pomeriggio sulle strade di Parigi con passaggi su luoghi molto scenografici come Montmartre e l’Arco di Trionfo, Pogačar ha provato ad attaccare, pur essendo già sicuro di vincere il Tour. Ha insomma dato spettacolo, anche se alla fine ha vinto il belga Wout van Aert, con un grande attacco negli ultimi chilometri.

Ha dimostrato insomma ancora una volta di essere il migliore ciclista al mondo, con pochissimi punti deboli, fenomenale sulle salite lunghe e su quelle brevi, molto forte nelle tappe a cronometro e in grado di battere i suoi principali avversari anche negli arrivi in volata. Pogačar ha 26 anni e ha già vinto oltre 100 corse: l’anno scorso fu protagonista di un’annata quasi irripetibile, vincendo tra le altre cose il Giro d’Italia, il Tour de France (l’ultimo a fare la doppietta prima di lui era stato Marco Pantani nel 1998) e i Mondiali. Quest’anno ha già vinto la Strade Bianche, il Giro delle Fiandre, la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi, e a fine agosto potrebbe partecipare alla Vuelta a España, terzo per importanza tra i grandi giri dopo il Tour e il Giro.

Con questa vittoria Pogačar si è portato a un solo Tour di distanza da quelli vinti da Eddy Merckx. Considerato il miglior ciclista di tutti i tempi, il belga ne vinse infatti cinque tra il 1969 e il 1974: in molti, tra i quali lo stesso Merckx, hanno cominciato a dire da un po’ che Pogačar potrebbe diventare il miglior ciclista di tutti i tempi.