Nel 2023 in Italia sono andate al cinema molte più donne

Almeno rispetto al 2022: è una delle cose emerse dai dati di CinExpert, che da due anni li raccoglie in modo molto più sistematico di prima, rivelando fenomeni interessanti

("C'è ancora domani", 2023)
("C'è ancora domani", 2023)
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Dal 2022 in Italia esiste un progetto che raccoglie settimanalmente e su grandi numeri i dati sulle persone che vanno al cinema: si chiama CinExpert ed è un progetto di Cinetel, la compagnia che rileva gli incassi dei cinema italiani, la società di ricerca Ego Research e Vertigo, azienda a cui fa riferimento anche l’industria francese per le sue rilevazioni. L’obiettivo della ricerca è dare un nuovo strumento a distributori e produttori per comprendere meglio la composizione del pubblico che va al cinema, intervenire orientando la promozione o la copertura del territorio, e raggiungere nuovi spettatori.

I dati divulgati alla fine dell’anno da CinExpert, e il confronto fatto per la prima volta con le stesse rilevazioni dell’anno precedente, fanno emergere però alcuni fenomeni interessanti anche per chi non fa parte della categoria degli addetti ai lavori: per esempio su quanto certi film usciti quest’anno siano stati in grado di cambiare sostanzialmente l’affluenza femminile nei cinema italiani.

Ogni settimana CinExpert compie sondaggi su un campione rappresentativo della popolazione distribuito su tutto il territorio, in modo da avere dati sul pubblico dei maggiori film e più in generale sul totale di chi compra un biglietto. CinExpert è stato molto voluto dall’industria italiana, tanto che alla spesa che Cinetel sostiene per tenerlo attivo contribuiscono le principali associazioni di categoria (Anica, quella di produttori e distributori, e Anec, quella degli esercenti) e Cinecittà spa, una società pubblica.

È il risultato di un cambio di mentalità in atto da diversi anni nel cinema italiano, verso un approccio più strategico alla promozione e alla produzione. In precedenza infatti questo tipo di informazioni sul pubblico dei cinema erano raccolte e date a voce dai proprietari delle singole sale. A richiesta alcuni di questi venivano sentiti dai distributori che avevano contatti con loro o dalle associazioni di categoria. Gli esercenti davano le loro impressioni sulla composizione del pubblico a partire dalle facce che vedevano entrare e uscire dagli spettacoli. Per decenni l’industria si è basata su questo tipo di informazioni approssimative e parziali, provenienti da un numero ristretto di esercenti sui più di 1.200 cinema che esistono in Italia.

Il 2022 era stato il primo anno in cui CinExpert aveva fatto le sue rilevazioni, quindi alla fine del 2023 per la prima volta è stato possibile vedere delle variazioni su base annuale. Un dato che è emerso è che le persone che vanno al cinema in Italia sono tendenzialmente giovani (il 55 per cento ha meno di 35 anni, il 76 ne ha meno di 50) e quasi la metà di loro ha visto tra i 5 e i 10 film l’anno, con una media di più di uno ogni due mesi.

(CinExpert)

Il grande cambiamento di quest’anno però è stato il ritorno del pubblico con più di 50 anni. Il 2022 infatti era stato un anno di incassi molto bassi: tutti i principali paesi europei avevano incassato meno di quanto non facessero prima della pandemia (periodo dopo il quale per via delle chiusure dei cinema si era creata una disabitudine alla sala), ma l’Italia era molto più indietro degli altri con circa il 48 per cento in meno degli introiti. Nel 2023 una ripresa sopra la media ha portato l’Italia al livello delle altre nazioni, tutte intorno al 20 per cento in meno rispetto al 2019.

Nel 2022 il problema principale era stato che il pubblico sopra i 50 anni era restio a tornare a vedere film al cinema. Lo si era notato soprattutto nella fatica dei film italiani a incassare, perché è quello il loro pubblico più forte. L’aumento di circa l’85 per cento in quella fascia d’età osservato nel 2023 è stato cruciale nel guidare la rimonta degli incassi rispetto agli anni della pandemia.

(CinExpert)

Nel 2023 c’è stato anche un aumento del pubblico femminile. Tutta l’affluenza è aumentata rispetto al 2022: la parte maschile è cresciuta del 45 per cento, mentre quella femminile del 77, tornando a un equilibrio. Molto del merito è stato di due film diretti principalmente a donne e ragazze che sono stati anche quelli con i maggiori incassi dell’anno: Barbie di Greta Gerwig (il film col maggiore incasso al mondo nel 2023) e l’italiano C’è ancora domani, di Paola Cortellesi. Il terzo maggiore incasso dell’anno, Oppenheimer di Christopher Nolan, è stato visto più che altro da un pubblico frequentatore delle sale, mentre sia Barbie che C’è ancora domani hanno attirato anche un pubblico più occasionale, quello di chi compra un biglietto meno di 5 volte in un anno (sono stati il 34 per cento del loro pubblico). I frequentatori occasionali hanno inciso molto di più nel successo di questi due film rispetto agli spettatori regolari (quelli che vanno al cinema più di 10 volte l’anno e che sono stati il 17,5 per cento), anche se il grosso, il 46,5 per cento, è come sempre dovuto ai frequentatori medi, quelli che vanno al cinema tra le 5 e le 10 volte all’anno.

(CinExpert)

Un’altra informazione importante che ha confermato un problema della produzione cinematografica italiana è quella che riguarda il pubblico dei soli film italiani, la cui composizione è diversa da quella del totale del pubblico dei cinema, prima di tutto per genere. Se l’affluenza totale è, come detto, quasi paritaria tra uomini e donne, guardando ai singoli film, quelli con un’affluenza soprattutto maschile sono stati molti di più di quelli con una maggioranza di spettatrici (come detto però Barbie e C’è ancora domani hanno incassato così tanto da equilibrare). Se si considerano solo i film italiani invece il dato è paritario anche per i singoli film. Quello che invece impressiona del cinema italiano è che incrociando età e sesso si vede come non esistano film italiani (tra quelli distribuiti in più di 50 sale, cioè tra quelli con ambizioni di incasso medie o elevate) che abbiano principalmente un pubblico sotto i 25 anni. Solo due lo hanno avuto nel 2023: Me contro Te: Missione giungla e Me contro te: Vacanze in Transilvania, della coppia di youtuber Me contro Te. Questi due film hanno anche un pubblico principalmente femminile, con un pubblico maschile sotto i 25 anni molto scarso.

– Leggi anche: I Me contro Te, spiegati

Ci sono però tutti i film stranieri che si rivolgono a chi ha meno di 25 anni che sono stati tra i maggiori incassi dell’anno: come per esempio Super Mario Bros – Il film, Spider-Man: Across The Spider-Verse e Wonka. Durante la conferenza di presentazione di questi dati, la mancanza di film italiani per ragazzi è stata descritta da alcuni distributori come un’opportunità che i produttori dovrebbero cogliere.