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  • Venerdì 22 settembre 2023

Chi è Lachlan Murdoch

La storia del figlio del magnate dell'informazione Rupert, nuovo capo delle aziende di famiglia, e dei contrasti con i fratelli per l'eredità

Lachlan e Rupert Murdoch (Evan Agostini/Invision/AP, File)
Lachlan e Rupert Murdoch (Evan Agostini/Invision/AP, File)
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Giovedì Rupert Murdoch, 92 anni, per decenni a capo di News Corp e Fox Corporation, che insieme costituiscono uno dei più importanti conglomerati nell’industria dei media, ha detto che lascerà la guida delle società di famiglia al figlio Lachlan.

Lachlan è il maggiore dei figli maschi di Murdoch, avuto con la sua seconda moglie Anna Maria Torv. Ha 52 anni ed è nato a Londra, ma da piccolo si trasferì con la famiglia a New York, dove suo padre nel 1976 aveva comprato il New York Post. Studiò all’università di Princeton, ma prima ancora di laurearsi aveva già avuto le prime esperienze dirigenziali nell’azienda del padre: ottenne i suoi primi incarichi manageriali a 22 anni, come editore di alcuni importanti giornali in Australia, paese d’origine della famiglia.

Da allora ottenne continue promozioni: a 25 anni divenne direttore esecutivo della News Corp, e negli anni consolidò una posizione di grande rilievo nell’azienda. Già allora si iniziò a ipotizzare che un giorno sarebbe stato designato dal padre come capo dell’azienda. Nel 2005 però Lachlan abbandonò improvvisamente i suoi ruoli, a causa di divergenze con Roger Ailes, al tempo presidente del canale televisivo statunitense Fox News, andando in Australia e creando un fondo privato di investimenti.

I contrasti per l’eredità
Rupert Murdoch ha da tempo la fama di essere particolarmente cinico e spregiudicato sia negli affari sia nella vita privata. Ha spesso creato volontariamente situazioni di conflitto fra i suoi numerosi figli, e Lachlan è diventato capo delle aziende di famiglia solo dopo quasi vent’anni di competizione con i suoi fratelli e sorelle. Le complicate vicende familiari hanno ispirato la serie di culto Succession, che parla proprio dell’eredità di un magnate dell’informazione (lo sceneggiatore Jesse Armstrong inizialmente l’aveva pensata proprio come una serie biografica su Murdoch).

Rupert Murdoch ha avuto sei figli, da tre delle sue quattro mogli: Prudence con la prima moglie Patricia Booker, Elisabeth, Lachlan e James con Anna Maria Torv, Grace e Chloe con Wendi Deng. In particolare Elisabeth, Lachlan e James sono quelli che hanno avuto i ruoli di maggior rilievo nelle aziende del padre, e sono sempre sembrati i candidati più probabili alla sua successione.

Con le dimissioni di Lachlan, nel 2005, il favorito sembrava essere diventato il figlio minore, James. James è considerato il membro meno conservatore della famiglia, che però per molto tempo ha gestito media vicini, o molto vicini, alla destra, primo fra tutti Fox News, il canale via cavo più visto negli Stati Uniti, con una linea per anni molto vicina a quella di Donald Trump.

Per queste divergenze editoriali, e poiché dopo la vendita di una parte dell’azienda alla Disney gli erano stati tolti alcuni ruoli importanti, nel 2020 James si dimise dal consiglio di amministrazione di Fox Corporation, ultimo ruolo di rilievo rimastogli nelle società di famiglia.

Lachlan, che nel frattempo era rientrato in Fox, in una posizione che secondo alcuni era stata pensata dal padre specificamente per metterlo in competizione con James, divenne amministratore delegato di Fox Corporation nel 2019, ed era stato promosso ulteriormente in seguito. Con la decisione di mercoledì, il padre sembra averlo dichiarato erede al di là di ogni disputa: ma alla morte del padre le sue azioni saranno divise equamente fra i quattro figli maggiori. Per mantenere il potere di voto necessario a controllare il conglomerato di aziende, Lachlan potrebbe dover contrattare con i suoi fratelli.

Come il padre, Lachlan ha un orientamento politico conservatore, e questo si rispecchia nei prodotti di News Corp e Fox Corporation: il canale Fox News è stato per molto tempo l’unico grande network televisivo ad appoggiare Trump e a ospitare molto frequentemente commentatori a lui favorevoli, di fatto influenzando l’opinione degli elettori conservatori statunitensi.

Da qualche anno però le relazioni fra i Murdoch e Trump si sono raffreddate, anche per via di alcune cause legali mosse contro Fox per aver diffuso informazioni false riguardo alle elezioni statunitensi del 2020. In una di queste, l’azienda aveva accettato di pagare 787 milioni di dollari. Lachlan stesso ha dovuto pagare 800mila dollari in spese legali a un sito di notizie australiano, Crikey, che lo aveva accusato di essere moralmente responsabile per l’assalto al Congresso degli Stati Uniti del 6 gennaio del 2021.

La presa di distanze da Trump, per esempio con il licenziamento del popolare e controverso presentatore Tucker Carlson, ha danneggiato Fox News, e ha permesso la nascita di una serie di nuovi canali televisivi ancora più di destra che gli hanno sottratto una parte piccola ma significativa di spettatori. Nei prossimi mesi Lachlan avrà il delicato compito di guidare l’impero mediatico di famiglia nella campagna per le presidenziali del 2024, in cui Trump quasi certamente sarà ancora una volta il candidato dei Repubblicani.

Lachlan già da qualche tempo sembra intenzionato a diversificare il business delle aziende di famiglia, estremamente dipendenti dalle trasmissioni televisive, un settore da anni in declino. Negli ultimi anni ha acquistato Tubi, un servizio di streaming supportato da pubblicità, e Credible Labs, un fornitore di servizi finanziari online.

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