Rupert Murdoch lascerà il controllo delle sue società

Il più importante magnate della stampa mondiale darà la presidenza di News Corp e di Fox Corporation al figlio Lachlan

(Drew Angerer/Bloomberg)
(Drew Angerer/Bloomberg)
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L’imprenditore australiano Rupert Murdoch, il più importante magnate della stampa mondiale, ha annunciato che lascerà la presidenza delle sue due aziende principali: il conglomerato di testate giornalistiche News Corp e Fox Corporation, che tra le altre cose controlla il discusso e popolarissimo network televisivo conservatore statunitense Fox News. Murdoch, che ha 92 anni, ha fatto sapere che la presidenza delle società passerà al figlio Lachlan, di 52 anni.

Murdoch è uno degli uomini più ricchi del mondo e ha cominciato la sua carriera possedendo solo un quotidiano locale ad Adelaide, ereditato dal padre, all’inizio degli anni Cinquanta. Oggi in Australia, possiede decine di testate, incluso il quotidiano nazionale più venduto, The Australian, da lui fondato nel 1964. Tra gli anni Sessanta e Settanta ha comprato diversi importanti giornali sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti, diventando di fatto uno degli editori più influenti in tutto il mondo. Tra gli altri controlla il tabloid britannico Sun, il quotidiano Times, e i giornali statunitensi New York Post e Wall Street Journal, il principale quotidiano finanziario degli Stati Uniti.

Negli anni Ottanta cominciò a dedicarsi anche alla televisione, prima fondando negli Stati Uniti il canale televisivo Fox (dopo aver rilevato l’azienda cinematografica 20th Century Fox), e poi il network di canali televisivi satellitari Sky (ceduto nel 2018 all’azienda statunitense Comcast). Nel corso degli anni la sua capillarità nei media ha avuto un impatto molto importante anche nella politica statunitense: Murdoch è stato a lungo considerato, per esempio, un sostenitore dell’ex presidente Repubblicano Donald Trump, e il canale Fox News è stato per molto tempo l’unico grande network televisivo ad appoggiare Trump e a ospitare molto frequentemente commentatori a lui favorevoli, di fatto influenzando l’opinione degli elettori conservatori statunitensi.

In un comunicato, Lachlan Murdoch ha detto di congratularsi con il padre «per la sua ragguardevole carriera di 70 anni». «Lo ringraziamo per la sua visione, il suo spirito da precursore, la sua incessante determinazione e la notevole eredità che lascia alle società che ha fondato e alle innumerevoli persone su cui ha avuto un’influenza». Nel comunicato ha fatto sapere che il padre continuerà a dare consulenza sia a Fox che a News Corp.

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Di un possibile ritiro di Murdoch e delle discussioni su chi tra i suoi figli sarebbe diventato l’erede delle aziende si parlava da molto tempo, per via dell’età molto avanzata dell’imprenditore. Da alcuni mesi inoltre una serie di scandali che aveva coinvolto Fox News avevano fatto pensare a molti osservatori e analisti del settore che presto la guida delle società controllate da Rupert Murdoch sarebbe cambiata. Ne ha parlato di recente anche lo scrittore statunitense Michael Wolff in una biografia di Murdoch di prossima uscita negli Stati Uniti intitolata The Fall (La caduta). Wolff, già autore in passato di un’altra biografia di Murdoch, nel libro racconta di come il declino di Fox News abbia indebolito notevolmente il potere di Murdoch e la capacità di mantenere il controllo delle sue aziende.

Nell’ultimo anno infatti Fox News è stata al centro di due notizie assai commentate non solo dalla stampa statunitense, ma anche all’estero: la prima è stata il raggiungimento dell’accordo con la Dominion Voting Systems, azienda informatica che Fox News aveva accusato ripetutamente e ingiustamente di frode elettorale e che ora dovrà risarcire con il pagamento di 787,5 milioni di dollari; la seconda è stata la separazione improvvisa della rete dal suo conduttore più popolare, Tucker Carlson.