I droni ucraini hanno danneggiato due navi russe

Tra venerdì e sabato l'esercito ucraino ha colpito una nave da guerra nel porto di Novorossiysk e poi una petroliera nello stretto di Kerč

Il video diffuso dall'esercito ucraino mostra il drone marino che si avvicina alla nave russa a Novorossiysk (yigal_levin, via Telegram)
Il video diffuso dall'esercito ucraino mostra il drone marino che si avvicina alla nave russa a Novorossiysk (yigal_levin, via Telegram)
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Una petroliera che trasportava prodotti chimici e che si trovava nello stretto di Kerč, tra il mar d’Azov e il mar Nero, poco lontano dal ponte che collega la Crimea alla Russia, è stata attaccata da droni marini, nelle prime ore di sabato. Non è stato versato alcun prodotto chimico nell’acqua a seguito dell’attacco. Vladimir Rogov, un funzionario russo della regione ucraina meridionale di Zaporizhzhia, ha scritto su Telegram che diversi membri dell’equipaggio della nave sono stati feriti da vetri rotti durante l’attacco e che l’esplosione data dall’impatto era visibile da terra. Il traffico sul ponte di Kerč è stato interrotto per circa tre ore.

Nella notte tra giovedì e venerdì c’era stato un attacco di droni marini nel porto russo di Novorossiysk, un importante snodo navale sul mar Nero. L’Olenegorsky Gornyak, una nave da guerra di 112 metri utilizzata per trasportare carichi pesanti, truppe e veicoli militari, era stato colpito da un drone marino nella mattinata di venerdì in quello che potrebbe essere uno degli attacchi navali più importanti da quando le forze ucraine hanno affondato il Moskva, principale nave della flotta russa nel mar Nero, nell’aprile del 2022. Venerdì il ministero della Difesa russo aveva detto che l’attacco non aveva causato danni e che tutti i droni marini erano stati neutralizzati.

Gli attacchi nelle città e nei porti del mar Nero si sono intensificati nelle ultime settimane dopo che la Russia aveva deciso la fine dell’accordo sul grano, che permetteva alle navi cargo di attraversare in sicurezza il mar Nero ed esportare grano e altri cereali ucraini nonostante la guerra. Nelle ultime settimane l’esercito russo ha ripetutamente bombardato i porti ucraini di Odessa e Chornomorsk.

Gli attacchi degli ultimi giorni dimostrano che i droni marini, piccole imbarcazioni senza pilota che possono muoversi sulla superficie dell’acqua o in profondità, sono un’arma sempre più importante per la Marina ucraina, per lo più sprovvista di navi da guerra o di altri strumenti per il controllo dei mari. Secondo una ricostruzione della BBC, sono almeno dieci gli attacchi compiuti dall’Ucraina con droni marini dall’inizio della guerra: hanno avuto come obiettivi navi da guerra russe, ma anche la base navale di Sebastopoli e il ponte di Crimea.

Quello di giovedì notte è stato il primo attacco ucraino a un porto commerciale russo dall’inizio della guerra. L’agenzia di stampa ucraina Unian ha pubblicato un video fatto circolare dall’esercito ucraino che mostra un drone marino che attraversa il mar Nero dirigendosi verso la nave, colpendola al centro. Nelle ore successive sono girate varie foto e video, confermate dalla stampa, che mostrano la nave inclinata su un lato, con danni al centro del lato sinistro. Tre funzionari ucraini hanno confermato al New York Times che si è trattata di un’operazione congiunta del servizio di sicurezza ucraino e della sua Marina.

Anche nel caso della petroliera attaccata nello stretto di Kerč è molto probabile che siano stati utilizzati dei droni marini. L’agenzia di stampa statale russa Tass ha scritto che, secondo un funzionario del Centro di coordinamento del soccorso marittimo del paese, la sala macchine della nave è stata danneggiata e ora ha un buco vicino alla linea di galleggiamento sul lato destro, «presumibilmente a seguito di un attacco di un drone marino». La nave resta a galla, ha aggiunto.