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  • Martedì 25 aprile 2023

L’India sta per superare la Cina come paese più popoloso al mondo

Secondo l'ultima stima delle Nazioni Unite succederà entro fine aprile, ma le previsioni demografiche sono sempre approssimative

(AP Photo/Rajanish Kakade)
(AP Photo/Rajanish Kakade)
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Secondo le più recenti previsioni delle Nazioni Unite, tra qualche giorno l’India dovrebbe diventare il paese più popoloso al mondo, superando così la Cina. Il dipartimento degli Affari economici e sociali dell’organizzazione ha stimato che entro la fine del mese la popolazione indiana sarà di almeno 1.425.775.850 abitanti, di poco sopra quella cinese. Solo pochi giorni fa però un altro ente delle Nazioni Unite, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, aveva fatto una previsione un po’ diversa, che era stata già molto commentata e diffusa sui media internazionali e italiani: in base a quella previsione, il sorpasso sarebbe dovuto avvenire entro la fine di giugno, e non già ad aprile.

Il motivo della discrepanza fra le due stime è piuttosto semplice: in entrambi i casi si tratta, appunto, di stime, non di calcoli esatti. Questo genere di previsioni si basa su una serie di dati a disposizione delle organizzazioni che se ne occupano: quello di partenza è fornito dall’ultimo censimento effettuato nei paesi, e da lì i demografi fanno calcoli statistici basati su una serie di parametri come il tasso di fecondità (cioè il numero medio di figli per donna), l’andamento della mortalità e la tendenza delle migrazioni. Naturalmente non tutto è prevedibile, e per questo i calcoli sul sorpasso della popolazione indiana su quella cinese sono diventati più precisi solo negli ultimi mesi, per quanto rimangano approssimativi.

I dati disponibili per Cina e India peraltro sono più incompleti di altri: il più recente censimento in Cina è avvenuto nel 2020, in India addirittura nel 2011. Quello decennale previsto nel 2021 è stato più volte rimandato a causa della pandemia ed è ora fissato per il 2024. Per calcolare la popolazione attuale dei due paesi i demografi si sono quindi basati sui dati amministrativi di nascite e morti: ma in paesi così grandi il margine d’errore è ampio, e gli indicatori usati per le previsioni di crescita a partire da quei dati possono fornire solo stime. Alcuni giorni fa il capo del dipartimento delle Nazioni Unite per le stime e le proiezioni sulla popolazione, Patrick Gerland, aveva descritto ad Associated Press le loro stime come «un’approssimazione grossolana, ma la migliore possibile».

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Non conosceremo mai il giorno preciso in cui la popolazione indiana avrà superato quella cinese: anzi, per quanto ne sappiamo, potrebbe essere già successo. Solo più tardi, con i dati storici a disposizione, il momento del sorpasso potrà essere stabilito con maggiore precisione.

Il sorpasso della popolazione indiana su quella cinese era comunque un avvenimento ampiamente atteso e previsto, ma solo di recente si è capito che stava per succedere, per il rapido e inaspettato calo del tasso di fecondità che ha interessato la Cina. È una circostanza che spiega bene le difficoltà di questi calcoli.

Nel Novecento per decenni i due paesi hanno vissuto un enorme sviluppo demografico e sono stati costretti ad attuare politiche di controllo delle nascite, ma queste misure hanno cominciato a dare effetti in Cina ben prima che in India. Nel 1971 i due paesi avevano un tasso di fecondità molto simile, di poco sotto a 6: significa che in media ogni donna nel paese aveva quasi 6 figli nell’arco di una vita. Alla fine degli anni Settanta però il tasso di fecondità in Cina era già sceso sotto i 3, mentre in India è sceso sotto i 3 solo a metà degli anni Duemila. Attualmente in Cina nascono in media 1,2 bambini ogni donna, mentre in India ne nascono 2.

Si stima che la Cina abbia raggiunto lo scorso anno 1,426 miliardi di abitanti, e da lì in poi la sua popolazione ha smesso di aumentare: alla fine del 2022 era calata per la prima volta in oltre 60 anni, di 850mila in meno rispetto all’anno precedente. Si prevede invece che la popolazione indiana continui ad aumentare ancora per diversi decenni. Il divario è insomma destinato a crescere: sempre secondo le stime delle Nazioni Unite, nel 2050 l’India avrà più di 1,66 miliardi di abitanti, mentre la Cina poco più di 1,3 miliardi.

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