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  • Martedì 27 settembre 2022

Fratelli d’Italia non sa che fare con un nuovo deputato che inneggiava a Hitler

Calogero Pisano era stato sospeso quando era emerso un suo vecchio post su Facebook, ma ha vinto nel suo collegio ad Agrigento

Il manifesto elettorale di Calogero Pisano
Il manifesto elettorale di Calogero Pisano
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C’è un eletto nelle liste di Fratelli d’Italia che sta mettendo in imbarazzo e difficoltà il partito: si chiama Calogero Pisano ed è diventato deputato vincendo le elezioni nel collegio uninominale in cui era stato candidato dalla destra, ad Agrigento. E nel 2014, si è scoperto di recente, scrisse sul suo profilo Facebook dei post che inneggiavano ad Adolf Hitler. 

Quando il 19 settembre la notizia di quei post era stata pubblicata da Repubblica, Fratelli d’Italia lo aveva sospeso da ogni incarico, ma ormai era candidato. Ieri il commissario regionale del partito, Giampiero Cannella, ha fatto sapere a AdnKronos: «Pisano non è gradito. Per ora non è un nostro deputato né può iscriversi al gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera». Il «per ora» pronunciato da Cannella fa intendere comunque che però la questione sia aperta. Lo stesso Pisano, ha riportato il Fatto Quotidiano, quando era scoppiato il caso, aveva rassicurato i suoi sostenitori in un gruppo WhatsApp: «Questa, tra virgolette, sospensione è dovuta solo al fatto di questo post e quindi abbiamo dovuto prendere le distanze e anche io mi sono dovuto sospendere solo per questi due-tre giorni, fino a quando non arriviamo alle elezioni. Quindi state tranquilli che resta in carica (la candidatura ndr) e siamo sempre più forti di prima».

In effetti alle elezioni di domenica Pisano, che è responsabile provinciale di Fratelli d’Italia, è andato piuttosto bene. Ha vinto nel suo collegio uninominale con il 37,83% dei voti davanti a Giuseppe Filippo Perconti del Movimento 5 Stelle, che ha preso il 29,28%, e a Maria Elena Sciortino del centrosinistra (16,52%).

Il post inneggiante a Hitler pubblicato da Pisano risale al 14 dicembre del 2014. Sotto a una immagine di Giorgia Meloni, fotografata mentre parlava a un convegno dietro a uno scranno con la scritta “L’Italia prima di tutto”, Pisano scrisse: «Mi ricorda un slogan di un grande statista di 70 anni fa». Un commentatore rispose, sotto al post: «Caro Lillo (Pisano, ndr), il grande statista, che per me fu il più grande statista dell’era moderna si chiamava Benito Mussolini. Oggi la storia, finalmente, gli sta dando ragione». A sua volta Pisano aveva risposto: «Bravo…ma io parlo di un tedesco». Il riferimento era evidentemente ad Adolf Hitler e alla frase Deutschland über alles, Germania sopra tutto.

Repubblica aveva trovato altri post del genere sulla pagina di Pisano. Il 17 marzo 2016 aveva scritto: «Voglio ringraziare la Pascale (allora compagna di Silvio Berlusconi, ndr) per i complimenti che ha fatto al mio leader Giorgia Meloni definendola una fascista moderna. Io sono orgoglioso di Giorgia Meloni della nostra storia è di una comunità militante che avanza. Noi non abbiamo mai nascosto i nostri ideali…Anzi. Nobis». Il 16 maggio scrisse: «W i camerati d’Italia», e il giorno successivo pubblicò un fotomontaggio di un balilla intento a urinare sulla testa di Matteo Renzi. Sotto l’immagine apparve un commento divertito di Romano La Russa, fratello di Ignazio la Russa e braccio destro di Giorgia Meloni, che scrisse: «Acqua santa di balilla».

Di recente peraltro Romano La Russa, assessore regionale lombardo alla Sicurezza, aveva a sua volta messo in difficoltà Meloni quando, quattro giorni prima delle elezioni, era stato ripreso in un filmato mentre rispondeva ai tre richiami del “Presente” fascista durante i funerali di Alberto Stabilini, suo cognato ed esponente della destra milanese, ripetendo per tre volte il saluto romano.

– Leggi anche: Da dove arriva Giorgia Meloni

Dopo la pubblicazione della notizia riguardante Pisano, a soli sei giorni dalle elezioni, la reazione di Fratelli d’Italia era stata immediata. 

Calogero Pisano è sospeso con effetto immediato da Fratelli d’Italia. È sollevato da ogni incarico di partito, a partire da quello di coordinatore provinciale di Agrigento e di componente della Direzione nazionale. Da questo momento in poi Pisano non rappresenta più FdI a ogni livello e a lui viene inibito anche l’utilizzo del simbolo. È deferito al collegio di garanzia del partito per ogni ulteriore decisione.

Pisano aveva provato a giustificarsi: 

Anni fa ho scritto cose profondamente sbagliate. Avevo cancellato il mio profilo personale su Facebook perché mi vergognavo delle cose che erroneamente avevo pubblicato. Non so come Repubblica le abbia trovate oggi, ma sono il primo a condannare senza ambiguità quelle espressioni. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso da quei post che a distanza di anni giudico indegni.

Ora però Fratelli d’Italia dovrà risolvere il problema Pisano abbastanza velocemente. Il 13 ottobre si riuniranno le nuove Camere e il deputato eletto ad Agrigento, com’è suo diritto, si presenterà a Montecitorio. È da vedere se per quel giorno Fratelli d’Italia avrà preso una decisione definitiva, cioè se Pisano verrà espulso dal partito o reintegrato dopo la sospensione.

In molti nel partito, soprattutto in Sicilia, fanno però notare la disparità di trattamento con Romano La Russa. Dopo le polemiche seguite al saluto fascista fatto dall’assessore regionale, Fratelli d’Italia ha tentato una difesa abbastanza paradossale, se si è visto il filmato: «Emerge con chiarezza che il movimento del braccio di Romano La Russa non ha nulla a che vedere con il saluto fascista ma al contrario testimonia il suo invito ai presenti ad astenersi dal saluto…Basta verificare il movimento del suo braccio peraltro assente durante le chiamate consecutive che comunque la Cassazione ha sancito non essere reato se effettuato in un funerale».