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  • Mercoledì 14 settembre 2022

«Questa non è solo una guerra contro l’Ucraina»

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha usato parole molto dure contro la Russia nel suo annuale discorso sullo stato dell'Unione

(Parlamento Europeo)
(Parlamento Europeo)
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Mercoledì mattina durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo in corso a Strasburgo, in Francia, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha tenuto il suo annuale discorso sullo stato dell’Unione, in cui la Commissione elenca le cose realizzate negli ultimi mesi e le priorità in quelli successivi.

Il discorso di Von der Leyen era piuttosto atteso, tanto che Politico lo aveva definito potenzialmente «il più importante della sua carriera». Von der Leyen non ha annunciato misure particolarmente ambiziose o imprevedibili, ma ha preso una posizione molto netta sulla guerra in Ucraina usando un linguaggio durissimo contro la Russia, più di quanto si potesse immaginare.

«Questa non è solo una guerra della Russia contro l’Ucraina», ha detto: «È una guerra contro la nostra energia, le nostre economie, i nostri valori. Autocrazia contro democrazia. Con coraggio e solidarietà Putin verrà sconfitto, l’Europa e l’Ucraina prevarranno».

Parlare di una vittoria della guerra da parte dell’Ucraina non è più considerato irrealistico dai leader europei dopo la controffensiva portata avanti dall’esercito ucraino negli ultimi giorni verso est e verso sud. Anche la prima ministra finlandese Sanna Marin, in visita martedì al Parlamento Europeo, aveva parlato esplicitamente della necessità che l’Ucraina «vinca» la guerra. Dichiarazioni impensabili fino a qualche settimana fa.

«Le sanzioni sono qui per restare: non è il momento della riconciliazione ma della fermezza», ha aggiunto Von der Leyen. Al suo discorso ha assistito in presenza anche Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, invitata personalmente da Von der Leyen per testimoniare una ulteriore vicinanza all’Ucraina. Von der Leyen fra l’altro dopo il suo discorso partirà per l’Ucraina per un nuovo incontro con Zelensky.

Von der Leyen ha presentato molto genericamente il piano della Commissione per contrastare l’aumento del prezzo dell’energia. Da quello che è emerso da una bozza pubblicata da Reuters sappiamo però che ha tre punti principali. Una riduzione obbligatoria dei consumi di energia in alcune fasce orarie del giorno, un tetto massimo ai ricavi delle aziende che vendono energia non proveniente da gas – che viene venduta a prezzi enormi perché legati a quelli del gas – e una tassa sui profitti extra delle aziende di energia, simile a quella approvata dal governo italiano nelle scorse settimane.

Nel discorso, come prevedibile, Von der Leyen non ha fatto riferimento ad alcuna misura che preveda di mettere un tetto al prezzo del gas russo, il cosiddetto price cap. È un tema di cui tra i governi dei paesi dell’Unione si discute da settimane, e su cui ancora non è stato raggiunto un accordo. Il problema principale è che alcuni paesi sono molto dipendenti dal gas russo e temono un’interruzione totale delle forniture come ritorsione da parte della Russia nel caso venga fissato un tetto al prezzo del gas, e di perdere insomma anche quel poco che viene ancora fornito loro.

Fra le altre cose, Von der Leyen ha parlato delle varie misure che l’Unione Europea sta discutendo per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, auspicato una maggiore integrazione dei sistemi fiscali degli stati nazionali, e annunciato che nel 2023 la Commissione Europea dedicherà maggiori risorse nel settore dell’educazione. Von der Leyen ha anche ricordato la regina britannica Elisabetta II, morta pochi giorni fa, definendola «una leggenda».