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  • Venerdì 9 settembre 2022

Tutte le cose che cambieranno con la morte della regina Elisabetta II

Banconote, francobolli, stemmi, bandiere e passaporti verranno gradualmente sostituiti con simboli ed effigi di Carlo III

(Matt Cardy/Getty Images)
(Matt Cardy/Getty Images)
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Le fasi successive alla morte della regina Elisabetta II del Regno Unito, avvenuta giovedì pomeriggio dopo più di 70 anni di regno, erano state predisposte da un minuzioso piano chiamato “London Bridge”: si occupa della successione al trono ma anche di come organizzare il periodo di lutto per le istituzioni britanniche. Il lutto dovrebbe durare fino ai funerali, ma anche dopo le conseguenze della morte della regina non saranno finite, anzi, e saranno molto concrete per il paese. Per esempio bisognerà iniziare un lungo processo di sostituzione delle sue effigi, simboli, sigilli che compaiono su oggetti di uso comune come monete, banconote, passaporti e francobolli, tra le altre cose.

Innanzitutto, la Banca d’Inghilterra ha rassicurato sulla validità del corso delle sterline con l’effige di Elisabetta II, ma dopo i funerali è atteso un annuncio che fornisca dettagli su come cambieranno banconote e monete. Come anticipato dal Telegraph, dovrebbe passare un po’ di tempo prima che comincino a circolare le sterline marchiate con il volto del successore della regina, suo figlio Carlo, già diventato re con il nome di Carlo III. La Zecca Reale infatti deve prima sottoporre i progetti al Cancelliere dello Scacchiere, cioè il ministro dell’Economia, e poi le scelte fatte devono essere approvate anche dal re.

Le monete con l’effige di Elisabetta II cominciarono a circolare solamente un anno dopo la sua ascesa al trono. Con ogni probabilità, il profilo di Carlo III nelle monete sarà rivolto verso sinistra, cioè nella direzione opposta rispetto a quello della regina, che sulle monete attualmente in circolazione guarda verso destra: quest’alternanza nella direzione dei profili è una tradizione che va avanti dal Settecento. La stessa sorte toccherà all’effige della regina sui francobolli e sulle onorificenze militari: il Telegraph scrive che Carlo potrebbe aver già posato per i ritratti necessari a fare da modello.

Elisabetta II e suo figlio Carlo a Westminster nel 2019 (Victoria Jones – WPA Pool / Getty Images)

Cambieranno anche le cassette della posta, che sono piuttosto diffuse nel Regno Unito, anche se ormai poco utilizzate. Tradizionalmente sono delle colonnine rosse con una fessura, e hanno impresso il sigillo reale, che nel caso di Elisabetta era costituito dalla corona di Sant’Edoardo e un monogramma con le lettere “E” e “R”, che stanno per Elizabeth e Regina. Carlo III adotterà il proprio, che comparirà poi sui documenti ufficiali del re, sulle nuove cassette della posta e anche sugli elmetti della polizia.

Un aspetto non irrilevante del Regno Unito che è già cambiato con la morte della regina è l’inno: non è più God Save the Queen, “Dio salvi la regina”, ma God Save the King, “Dio salvi il re”. L’inno declinato al maschile verrà suonato pubblicamente durante la proclamazione del re, in programma nei prossimi giorni da un balcone del St. James’s Palace, residenza reale a Londra.

Insieme all’inno cambia anche il modo a cui ci si riferisce al re: la prima volta che ci si rivolge a lui l’appellativo è His Majesty, poi sir. Per questo motivo dovranno cambiare anche i nuovi passaporti, sui quali ci sarà scritto His Majesty’s Passport Office. Infine, Carlo dovrà adottare una propria bandiera personale. Elisabetta II ne adottò una nel 1960, aveva una “E” gialla circondata da una corona di rose su campo blu e seguiva la regina in ogni suo spostamento.

– Leggi anche: Cosa succede dopo la morte della regina