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  • Domenica 10 aprile 2022

Emmanuel Macron e Marine Le Pen andranno al ballottaggio

Al primo turno delle presidenziali francesi, Macron ha ottenuto un risultato migliore del previsto: il ballottaggio sarà il 24 aprile

(AP Photo/Francois Mori)
(AP Photo/Francois Mori)
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Domenica si è tenuto il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia: andranno al ballottaggio il presidente uscente Emmanuel Macron e Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra Rassemblement National.

Con il 97 per cento dei voti scrutinati, Macron avrebbe ottenuto il 27,6 per cento dei voti, mentre Le Pen il 23,4 per cento. Al terzo e quarto posto sono arrivati rispettivamente il candidato dell’estrema sinistra Jean-Luc Mélenchon (21,9 per cento) ed Éric Zemmour, candidato di estrema destra, con il 7,05 per cento.

La distanza tra Macron e Le Pen è maggiore di quella che molti esperti avevano stimato negli ultimi giorni di campagna elettorale. La leader del Rassemblement National, in particolare, era data da giorni in grande ascesa nei sondaggi e si pensava che avrebbe potuto ottenere un risultato molto vicino a quello di Macron: qualcuno ipotizzava perfino che avrebbe potuto superarlo.

Macron e Le Pen andarono al ballottaggio anche alle ultime elezioni presidenziali del 2017: in quel caso Macron stravinse ottenendo il 66,1 per cento dei voti, ma questa volta, secondo molti osservatori, Le Pen potrebbe avere qualche possibilità in più, anche se secondo tutti i sondaggi Macron dovrebbe vincere.

Il turno di ballottaggio si terrà domenica 24 aprile.

Tra i candidati degli altri partiti, Mélenchon ha ottenuto un risultato superiore alle aspettative, mentre ha deluso Zemmour, che per un breve momento della campagna elettorale aveva perfino superato Le Pen nei sondaggi. Il risultato più disastroso, però, è stato quello dei due partiti tradizionali della politica francese, che per decenni avevano dominato il paese: Valérie Pécresse, la candidata dei Repubblicani (il partito che fu di Nicolas Sarkozy, per intenderci), ha il 4,7 per cento dei voti, e non raggiunge nemmeno la soglia del 5 per cento che dà diritto al rimborso delle spese elettorali da parte dello stato. La candidata del Partito socialista Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, ha raggiunto appena l’1,7 per cento. È il peggior risultato della storia di entrambi i partiti.

Vari candidati hanno già fatto discorsi in cui ammettono la sconfitta, e in cui danno indicazioni su chi votare al secondo turno: Pécresse e Hidalgo (oltre al candidato ecologista Yannick Jadot) hanno detto che voteranno per Macron.

Mélenchon, parlando ai suoi elettori, ha detto che «non dobbiamo dare nemmeno un voto a Madame Le Pen», anche se questo non equivale a un’indicazione di voto esplicita per Macron. Éric Zemmour, come ampiamente previsto, ha invece detto ai suoi elettori di votare per Le Pen al secondo turno.

L’affluenza è stata al 74 per cento. È il dato più basso dal 2002, ma non è un dato drasticamente basso come molti temevano: alle elezioni del 2017, era andato a votare il 77,8 per cento degli elettori. Secondo vari analisti, un’affluenza più bassa tenderebbe a favorire Le Pen, il cui elettorato è più entusiasta e mobilitato.