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  • Giovedì 10 febbraio 2022

Le importanti elezioni nel più grosso stato dell’India

Nell'Uttar Pradesh il partito di governo vuole testare la sua popolarità, facendo rieleggere un monaco induista e ultranazionalista

Yogi Adityanath, a capo del governo dell'Uttar Pradesh (AP Photo/Rajesh Kumar Singh, file)
Yogi Adityanath, a capo del governo dell'Uttar Pradesh (AP Photo/Rajesh Kumar Singh, file)

Il 10 febbraio sono cominciate le elezioni per rinnovare il parlamento dell’Uttar Pradesh, stato nel nord dell’India. Sono elezioni importanti: oltre a essere lo stato più popoloso del paese, l’Uttar Pradesh è governato dal partito conservatore del primo ministro indiano Narendra Modi, il BJP (Bharatiya Janata Party), che nel periodo della pandemia ha subìto vari colpi alla sua popolarità: le elezioni sono dunque considerate un test per il partito e per Modi stesso, in vista delle elezioni nazionali del 2024. Il BJP è comunque dato in testa dai sondaggi, ed è molto probabile che al governo resterà l’attuale governatore dell’Uttar Pradesh, il monaco induista e ultranazionalista Yogi Adityanath, vicino a Modi.

Le elezioni in Uttar Pradesh servono a rinnovare i 403 seggi del parlamento locale, e come in altri stati indiani dureranno moltissimo: anche se iniziano oggi, infatti, i risultati si sapranno solo il 10 marzo. L’Uttar Pradesh non è l’unico stato indiano in cui si vota: a brevissimo le elezioni cominceranno infatti in altri quattro stati: Goa, Punjab, Uttarakhand e Manipur. Tra questi, però, l’Uttar Pradesh è senz’altro il più importante, per almeno due ragioni.

La prima è che è uno stato popolosissimo: ci vivono circa 200 milioni di persone, quasi quanto metà Unione Europea. Anche le elezioni negli altri stati daranno indicazioni sulla popolarità del BJP, ma il bacino elettorale dell’Uttar Pradesh è il più ampio ed è quindi particolarmente efficace e utile come banco di prova.

La seconda ragione è che, come nel Punjab, una buona parte degli elettori nell’Uttar Pradesh sono agricoltori, cioè la parte di popolazione indiana che ha protestato per oltre un anno contro il primo ministro Narendra Modi. Gli agricoltori, in particolare, hanno protestato contro le leggi sulla liberalizzazione del commercio agricolo approvate da Modi nel settembre del 2020: le loro proteste – fatte di scioperi, marce e scontri anche violenti – sono state tali da convincere lo stesso Modi, che aveva introdotto e sostenuto quelle leggi con grande convinzione, a decidere di revocarle.

Ma le proteste degli agricoltori non sono state l’unico problema che il partito di Modi ha dovuto affrontare negli ultimi due anni: altre critiche al suo governo riguardano l’alto tasso di disoccupazione nel paese e, soprattutto, la sua superficiale gestione della pandemia, che in India ha avuto conseguenze molto gravi.

Pur con tutti questi problemi, comunque, Narendra Modi è ancora popolarissimo, e le elezioni in Uttar Pradesh, in sostanza, servono per dimostrare che il suo partito è ancora forte. Come ha detto al Guardian Rahul Verma, del centro studi di Nuova Delhi Centre for Policy Research, il governo «ha disperatamente bisogno di vincere nelle elezioni locali».

– Leggi anche: Narendra Modi ha cambiato idea sulle sue leggi più contestate

In Uttar Pradesh il candidato del BJP è il monaco induista Yogi Adityanath. Ha 49 anni, governa l’Uttar Pradesh dal 2017 e si è fatto notare soprattutto per la sua retorica ultranazionalista e apertamente anti-musulmana: anni fa, per capirci, definì i musulmani «un branco di animali a due zampe che devono essere fermati».

Tra le altre cose, Adityanath ha anche puntato molto sulla sicurezza, dando, secondo i suoi critici, un eccessivo potere alla polizia. La lotta al crimine è rimasto anche in queste elezioni uno dei punti principali della sua propaganda. Secondo Soutik Biswas, corrispondente dall’India per BBC, Adityanath è riuscito ad affermarsi anche perché si è aperto a collaborare con politici provenienti da caste più svantaggiate. E in un paese come l’India, dove la divisione tra le caste è radicata e molto determinante, è stata un’operazione che gli ha fatto guadagnare consenso.

Anche se ci si aspetta che il suo partito vinca le elezioni, Adityanath dovrà affrontare vari insuccessi: negli ultimi tempi diversi membri del suo partito lo hanno abbandonato per unirsi al principale partito d’opposizione, tanto che si è parlato di un «terremoto interno» al BJP, e – benché lui presenti la creazione di posti di lavoro come uno dei suoi successi – nell’Uttar Pradesh il problema della disoccupazione è ancora molto grave.

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