La stragrande maggioranza degli italiani sta continuando a rispettare le restrizioni

Anche dopo la depenalizzazione delle violazioni, come dimostrano i dati del ministero dell'Interno

(ANSA/ PAOLO SALMOIRAGO)
(ANSA/ PAOLO SALMOIRAGO)

Sebbene da qualche giorno le sanzioni per chi viola le restrizioni adottate per il coronavirus siano diventate più leggere, la stragrande maggioranza degli italiani sta continuando a rispettare le regole. È quello che emerge dai dati diffusi dal ministero dell’Interno sui controlli realizzati dalle forze dell’ordine negli ultimi quattro giorni, cioè da quando il nuovo decreto legge del 25 marzo ha stabilito che la maggior parte delle violazioni delle misure emergenziali siano punite con una sanzione amministrativa e non vadano trattate come un reato (come invece era successo dal 10 al 25 marzo secondo i precedenti decreti del presidente del Consiglio).

Nonostante alcuni giornali abbiano definito sabato 28 marzo una giornata «nera» per i controlli, giudicando i numeri registrati come «impressionanti», i dati indicano che la percentuale delle persone sanzionate o denunciate rispetto a quelle controllate non è aumentata affatto, ed è rimasta inferiore al 5 per cento.

Sabato 28 sono state sanzionate 4.942 persone per avere violato le restrizioni, e altre 191 sono state denunciate per alcune violazioni più gravi (rimaste in vigore nonostante la depenalizzazione): 5.133 persone in tutto. Sono numeri in netto aumento rispetto ai due giorni precedenti, in cui i sanzionati erano stati rispettivamente 1.515 (giovedì) e 2.783 (venerdì), ma è il dato di quei due giorni a essere stato anomalo rispetto al resto del mese. Fra l’11 e il 25 marzo in media sono state denunciate il 4,4 per cento delle persone fermate. Sabato 28 marzo sono state sanzionate o denunciate in tutto 5.133 persone su 203.011 fermate, cioè il 2,52 per cento. Il restante 97 per cento era in regola. Se si escludono giovedì e venerdì, sabato è stato addirittura il giorno con la percentuale più bassa di persone sanzionate e denunciate dall’11 marzo.

Se si osserva bene la curva dei dati degli ultimi tre giorni, inoltre, si nota come assomigli molto a quella dei primissimi giorni in cui entrarono in vigore i controlli, cioè quelli compresi fra 11 e 13 marzo. Si può ipotizzare, insomma, che nei giorni successivi all’entrata in vigore delle nuove misure ci sia stato un periodo di transizione e tolleranza – o di maggiore incertezza sulla loro applicazione da parte delle forze dell’ordine – dopo il quale i cui dati sono destinati a stabilizzarsi. Domenica la percentuale di persone denunciate e sanzionate è cresciuta ancora, portandosi ai livelli precedenti all’introduzione del nuovo decreto. Anche durante gli ultimi giorni, quindi, la stragrande maggioranza degli italiani ha rispettato i divieti.