I contagi da coronavirus in Italia continuano a crescere

I casi totali sono 769 in più di ieri, la crescita più significativa dall’inizio dell’epidemia

Corridoio della Sapienza, a Roma (Marco Di Lauro/Getty Images)
Corridoio della Sapienza, a Roma (Marco Di Lauro/Getty Images)

Secondo gli ultimi dati ufficiali della Protezione Civile, diffusi giovedì sera, dall’inizio dell’epidemia le persone risultate positive in Italia al test per il coronavirus (SARS-CoV-2) sono 3.858, comprese quelle guarite e quelle morte: 769 in più rispetto al dato comunicato ieri.

Quelle attualmente positive sono 3.296, 590 in più di ieri. Di queste 1.790 sono ricoverate con sintomi, 1.155 sono in isolamento domestico e 351 sono in terapia intensiva. In tutto le persone morte che avevano contratto il coronavirus sono 148, 41 in più di ieri, mentre quelle “guarite” sono 414, 138 in più di ieri. Le regioni italiane più interessate continuano a essere Lombardia (1.777 casi positivi), Emilia-Romagna (658) e Veneto (380).

Guarda: Il messaggio di Mattarella sull’epidemia di coronavirus

Negli ultimi giorni i casi in provincia di Bergamo sono aumentati in modo particolare e per questo, ha detto Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, il governo sta valutando se creare all’interno della provincia una “zona rossa”, come le due già esistenti nel basso lodigiano e a Vo’ (Padova), dove di fatto non si può né entrare né uscire.

Giovedì mattina la presidenza della regione autonoma Valle d’Aosta, l’unica regione italiana che ancora non aveva avuto casi riscontrati di contagio da coronavirus, ha annunciato che due persone sono risultate positive al test. Le due persone, che appartengono allo stesso nucleo familiare, hanno sintomi lievi e sono state messe in isolamento nelle loro abitazioni così come tutti quelli con cui avevano avuto contatti stretti negli ultimi giorni. Un ulteriore test verrà ora svolto dall’Istituto Superiore di Sanità.

Per limitare la diffusione del virus, mercoledì il governo italiano ha introdotto tramite decreto diverse misure molto importanti, le più rilevanti prese finora, tra cui la sospensione delle lezioni nelle scuole e nelle università di tutto il paese fino al 15 marzo.

Il governo, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si è avvalso anche dell’opinione di un comitato scientifico di esperti: secondo fonti citate da alcuni giornali italiani, tra cui la Stampa, il comitato non sarebbe stato d’accordo con la sospensione delle lezioni; un’indiscrezione però smentita dalla ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti.

Giovedì, durante la trasmissione Circo Massimo su Radio Capital, Bonetti ha anche detto che il governo sta valutando la possibilità di introdurre voucher per babysitter, di modo da aiutare le famiglie che si trovano in difficoltà a gestire i figli a casa da scuola. Ha aggiunto che l’obiettivo è quello di favorire il telelavoro – o smart working – e, dove non fosse possibile, quello di dare la possibilità a uno dei due genitori di rimanere a casa con congedi straordinari. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della Sanità, organo di consulenza del ministero della Salute, ha detto che esiste anche la possibilità che il periodo di sospensione delle lezioni sia esteso, a seconda di quello che sarà lo scenario epidemiologico dei prossimi giorni.

Giovedì pomeriggio il governo italiano ha deciso, inoltre, il rinvio del referendum sul taglio del numero dei parlamentari, ad oggi fissato per il 29 marzo: la nuova data verrà decisa entro il 23 marzo.

Intanto giovedì è stato annunciato il rinvio della partita Italia-Inghilterra del Sei Nazioni di rugby in programma sabato 14 marzo allo stadio Olimpico di Roma. La decisione, hanno detto gli organizzatori, è stata presa in ottemperanza al decreto firmato dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, che tra le altre cose prevede che tutti gli eventi sportivi fino al 3 aprile si svolgano senza pubblico. Per questa ragione anche le prossime partite di Serie A verranno giocate a porte chiuse.