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  • Mercoledì 3 ottobre 2018

Il rapinatore Redine Faïd è stato arrestato

Era l’uomo più ricercato dalla polizia francese da quando, all’inizio di luglio, era evaso dal carcere con un elicottero

Le foto di Redoine Faïd, dal sito dell'Interpol (Interpol via AP)
Le foto di Redoine Faïd, dal sito dell'Interpol (Interpol via AP)

L’uomo più ricercato dalla polizia francese, il rapinatore Redine Faïd, è stato arrestato nella notte tra martedì 2 e mercoledì 3 ottobre a Creil, nel dipartimento dell’Oise, nel nord del paese. Faïd era evaso in modo spettacolare all’inizio di luglio con un elicottero dal carcere di Réau, circa quaranta chilometri a sud di Parigi. Non era la prima volta: era già evaso nel 2013, prendendo in ostaggio quattro guardie penitenziarie e facendo esplodere cinque porte del carcere di Sequedin, vicino al confine col Belgio.

Secondo le prime notizie riportate dai giornali francesi, Redine Faïd è stato arrestato insieme ad altre quattro persone: uno dei suoi fratelli, Rachid Faïd, due nipoti e una donna. BFMTv ha scritto che la ricerca di Faïd era arrivata a una svolta qualche giorno fa. La polizia aveva infatti ottenuto un numero di telefono, che era stato messo sotto controllo e che aveva portato a un indirizzo. La casa era stata messa sotto sorveglianza ed erano stati notati dei comportamenti sospetti da parte di un uomo in particolare. La polizia ha infine scelto di intervenire intorno alle quattro del mattino di oggi, facendo irruzione in un appartamento situato al quarto piano di un palazzo a poche centinaia di metri dal quartiere in cui Faïd è nato. Al momento dell’arresto l’uomo aveva con sé due pistole.

Faïd ha 46 anni e fa parte di una famiglia di origine algerina. Negli anni Novanta fece diverse rapine insieme a una banda composta da altri sette complici. Nel 1997 venne arrestato, processato e condannato a 30 anni per diverse rapine a mano armata, estorsioni e furti di gioielli. Venne rilasciato con la condizionale nel 2009 e scrisse un libro su come la sua infanzia nelle banlieue di Parigi lo avesse condotto a una vita criminale. Lo scorso aprile era stato condannato in appello a 25 anni di carcere per una rapina a mano armata fallita del 2010, durante la quale era morta la poliziotta Aurélie Fouquet.