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  • Sabato 5 maggio 2018

Le cose da sapere sulla manifestazione anarchica di oggi a Milano

I manifestanti partiranno dalla Stazione Centrale alle 15 e attraverseranno vari quartieri: molte linee di trasporto saranno deviate

Nel pomeriggio di sabato 5 maggio è previsto a Milano un corteo di protesta «antimilitarista e internazionalista», dice il manifesto dell’evento, contro il «neoimperialismo e il neocolonialismo dei governi», «il saccheggio delle risorse naturali e le devastazioni ambientali delle multinazionali (soprattutto in Libia e Niger)» e in particolare contro l’ENI.

ENI è la più importante azienda energetica italiana. È l’unica società internazionale ancora in grado di produrre e distribuire petrolio e gas in Libia, grazie anche alla protezione di diverse milizie e tribù locali. Il corteo vuole protestare contro le «devastazioni e le guerre» che ha portato in Africa, secondo il manifesto.

I manifestanti contestano più in generale il governo italiano per la sua criticata gestione del flusso migratorio dalla Libia: la decisione dell’Italia di accordarsi con varie gruppi libici per fermare i flussi migratori – considerata molto rischiosa nelle strategie di lungo termine – insieme alla campagna contro le ong che soccorrono i migranti nel Mediterraneo, potrebbero avere lasciato sempre più persone in mano ai trafficanti libici.

Secondo askanews dovrebbero partecipare al corteo circa 500 persone, almeno in parte provenienti da ambienti anarchici italiani e stranieri: si parla di persone arrivate da Grecia, Francia, Spagna, Svizzera e Germania. L’agenzia dice che «la fase preparatoria del corteo è stata a lungo monitorata dagli investigatori della Digos di diverse questure, prima fra tutte quella di Milano», e che «è stato previsto un “adeguato dispositivo” di polizia e carabinieri».

Il Corriere della Sera scrive che nelle strade interessate dal passaggio del corteo sono stati sistemati dei divieti di sosta, e che verranno rimossi i cestini e le automobili e messe in sicurezza preventivamente alcune zone, come le aree di servizio ENI. Sempre dal Corriere: «I vigili urbani stanno cercando di contattare i proprietari per consentire loro di spostare autonomamente i veicoli. Quando l’automobilista è irrintracciabile il mezzo viene rimosso e spostato in una strada laterale».

Il percorso della manifestazione e i mezzi pubblici

Il corteo partirà alle 15 da piazza Duca d’Aosta, quella della stazione ferroviaria Centrale, e terminerà in via Imbonati, angolo via Bovio (tra le stazioni della metropolitana Maciachini e Dergano). In mezzo, i manifestanti attraverseranno il quartiere Isola: via Pola, piazzale Lagosta, piazzale Segrino, via Alserio e via Farini.

ATM, l’agenzia che gestisce il trasporto pubblico di Milano, ha detto che ci saranno «molte deviazioni e rallentamenti» nei percorsi dei mezzi di superficie a causa del passaggio del corteo: in corrispondenza delle stazioni della metropolitana Centrale, Maciachini e Loreto, potranno esserci delle deviazioni e rallentamenti per le linee 2, 4, 5, 7, 9, 10 e 33 dei tram e 43, 51, 53, 56, 60, 70, 81, 82, 90/91 e 92 degli autobus. ATM suggerisce di utilizzare la metropolitana in quei tratti, se si dovessero creare grossi ingorghi in superficie, ma avverte che in caso di problemi di ordine pubblico potrebbe essere richiesta la chiusura di alcune stazioni della metropolitana.