Le 10 serie tv in concorso al Festival di Cannes delle serie tv

Una sta andando in onda in Italia, ma ce ne sono di spagnole, israeliane e sudcoreane: la migliore verrà premiata l'11 aprile

Inizia oggi, mercoledì 4 aprile, la prima edizione del Cannes International Series Festival, un nuovo festival dedicato alle serie tv: il nome breve è Canneseries e anziché parlare di prima edizione i manifesti parlano di “prima stagione”. Durante Canneseries saranno presentate 10 serie tv in competizione tra loro: nella cerimonia finale, che si terrà l’11 aprile, una giuria premierà la serie migliore. Saranno presentate anche alcune serie fuori competizione: per esempio quella tratta dal romanzo La verità sul caso Harry Quebert, con Patrick Dempsey.

Il presidente di giuria è Harlan Coben, autore di libri gialli e thriller e creatore della serie drammatica Safe, che arriverà su Netflix nei prossimi mesi. Gli altri membri della giuria sono l’attore Michael Kenneth Williams, l’attrice tedesca Paula Beer, la regista e sceneggiatrice francese Audrey Fouche, l’attrice turca Melisa Sozen e il compositore canadese Cristobal Tapia de Veer.

Le 10 serie in competizione saranno mostrate gratuitamente nell’Auditorium Lumière del Palais des Festivals. Una è italiana: Il cacciatore, in onda in queste settimane su Rai Due; le altre, presentate più avanti, sono inedite e Canneseries può essere una buona occasione per trovare qualche nuova serie da guardare, e da dire di aver guardato prima di tutti gli altri.

 Aquin en la tierra

È una serie messicana su due ragazzi: Carlos è il figlio di una persona influente, che all’inizio della serie muore; Adán è il figlio del responsabile della sicurezza del padre di Carlos. Carlos e Adán sono amici, ma succedono cose che mettono in difficoltà la loro amicizia. La serie è stata in parte pensata, scritta, diretta e interpretata dall’attore messicano Gael García Bernal, che ha recitato in Amores perros, Y tu mamá también, I diari della motocicletta e No – I giorni dell’arcobaleno.

Felix

È una serie spagnola su un uomo normale, dalla vita tranquilla, che incontra una donna asiatica di cui non sa nulla, e se ne innamora. Dopo che i due si frequentano per un po’, lei sparisce e lui si mette a cercarla e indagare sulla sua identità e scopre che lei «non è la donna che dice di essere». Lui si chiama Felix ed è Leonardo Sbaraglia; lei dice di chiamarsi Julia ed è Mi Hoa Lee. L’ideatore, creatore e regista dei sei episodi è Cesc Gay, che ha diretto Una pistola en cada mano e Truman – Un vero amico è per sempre.

Killing Eve

È una serie statunitense, che andrà in onda su BBC America. È stata pensata e scritta da Phoebe Waller-Bridge, ideatrice e interprete di Fleabag, ed è tratta da alcuni racconti di Luke Jennings. Killing Eve parla di due donne: Eve è una donna molto sveglia, annoiata dal suo lavoro di scrivania per l’MI5, i servizi segreti britannici. Sogna di fare la spia e avere un lavoro ben più vivace di quello che ha. Villanelle è una freddissima e talentuosissima killer. A un certo punto Eve si mette a indagare su Villanelle e ognuna diventa l’ossessione dell’altra. Eve è interpretata da Sandra Oh, Cristina Yang di Grey’s Anatomy.

Miguel

È una serie israeliana ispirata a una storia vera. Parla di Tom, un ragazzo gay di 23 anni che vuole adottare Miguel, un bambino di cinque anni. A un certo punto c’è un salto avanti di 16 anni, con Miguel in Guatemala, il suo paese di origine.

Mother

È una serie sudcoreana su «una donna che non ha mai voluto essere una madre che a un certo punto rapisce una ragazzina per diventarne la madre». Lo fa perché è un’insegnate che scopre che una delle sue allieve è vittima di abusi da parte della madre e del suo compagno.

State of Happiness

È una serie tv norvegese ma non è una di quelle serie tv scandinave con trame thriller e detective che parlano pochissimo. È ambientata nel 1969 e racconta quello che succede alla piccola città di Stavanger dopo che nel suo territorio viene trovato un grande giacimento petrolifero.

The Typist

È una serie tedesca che sarà trasmessa sul canale ZDF. La protagonista si chiama Freya Becker e lavora come dattilografa per la squadra omicidi della polizia di Berlino. Da quando 11 prima la figlia è morta, Freya conduce una vita monotona, con l’unico scopo di capire meglio le circostanze della morte di sua figlia. La serie racconta cosa succede quando esce dal carcere l’unico uomo che potrebbe avere informazioni a riguardo.

Undercover

È una serie belga che racconta la bella vita di Ferry Bouman, uno dei più grandi produttori al mondo di ecstasy, e il modo in cui due agenti sotto copertura riescono a avvicinarsi a lui. Non è da confondere con la serie tv britannica del 2016 che ha lo stesso titolo.

When Heroes Fly

Un’altra serie israeliana che parla di quattro amici, veterani delle forze speciali, che 11 anni dopo l’ultima missione si riuniscono per trovare Yaeli, sorella di uno di loro ed ex fidanzata di un altro di loro. La missione è nella giungla colombiana. La storia è tratta da un romanzo di Amir Gutfreund.

Il Cacciatore

È ambientata in Sicilia negli anni Novanta, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, ed è liberamente ispirata al libro Cacciatore di mafiosi, scritto dal magistrato Alfonso Sabella e pubblicato nel 2008 da Mondadori. Il protagonista è Francesco Montanari, attore di cinema, tv e teatro, noto a molti per essere stato “Il Libanese” nella serie tv Romanzo criminale. Sta andando in onda su Rai Due e sta avendo buoni ascolti e buone recensioni: i primi sei episodi si possono vedere anche su RaiPlay.

Perché “Il cacciatore” è una serie tv e non una fiction