I migliori film d’animazione per bambini su Netflix

Cartoni animati per-tutta-la-famiglia, o per qualche adulto che è rimasto fermo a "Aladdin" e vuole rimettersi in pari

(Da "Up")
(Da "Up")

Fino a un paio di decenni fa usciva quasi sempre un cartone animato Disney all’anno (e li chiamavamo cartoni animati, non film d’animazione). Oggi di film d’animazione ne escono molti, prodotti da case cinematografiche diverse, e non sempre sono solo per bambini. Su Netflix, per esempio, ce ne sono molti per-tutta-la-famiglia. Così come abbiamo già fatto per altri tipi di film – horroritaliani, documentariclassicidi fantascienzamusicali o romantici e divertenti – abbiamo messo insieme una lista di film d’animazione al momento disponibili sul catalogo di Netflix Italia.

Potrebbe tornare utile a chi ha figli e ricorda con nostalgia le lunghe file di VHS Disney sotto la TV. Ma anche a chi figli non ne ha, perché film come Mulan, Up o Lilo e Stich sono una buona alternativa all’ennesima serie scandinava o al documentario che poi ci si addormenta dopo venti minuti.

Zootropolis

Nel 2017 ha vinto l’Oscar come Miglior film d’animazione ed è il 55esimo Classico della Disney: i film del “canone ufficiale”, che è iniziato con Biancaneve e i sette nani e di cui fanno parte Aladdin e Il re leone (no, quelli non sono su Netflix). È stato girato in computer grafica ed è ambientato in una città – Zootropolis – in cui convivono diversi tipi di animali antropomorfi che camminano su due gambe, parlano, pensano e fanno lavori di ogni tipo. I protagonisti sono un maschio di volpe e una coniglietta, e la storia è costruita come se fosse un poliziesco: c’è qualcuno da trovare, bisogna mettere insieme gli indizi e bisogna farlo in poco tempo. C’è anche una citazione (non cruenta) del Padrino.

Up

Uscì nel 2009, prodotto dalla Pixar, e piacque tantissimo, vincendo ovviamente l’Oscar. Parla del viaggio di un loquace ragazzo boy scout e di uno scorbutico vecchietto. È difficile trovare qualcuno a cui non sia piaciuto ed è difficile trovare qualcuno che non si sia commosso almeno un po’. L’unica pecca, secondo alcuni, è che i primi minuti sono così belli e poetici che poi il resto del film non riesce mai a tornare a quel livello.

Ratatouille

Uscì nel 2008, vinse l’Oscar per il Miglior film d’animazione e parla dell’alleanza tra un aspirante chef e un topo molto bravo a cucinare. Rispetto a tanti altri film Pixar ha meno momenti esteticamente alti o particolarmente commoventi, ma piace perché semplice e simpatico.

Hercules

Da mettere tra quelli in qualche modo educativi, perché tra una canzoncina e una battuta si impara un po’ di mitologia greca. Poi, nel caso, bisognerebbe aggiustare qualche inesattezza. Ha molti riferimenti alla cultura popolare: la bevanda che Hercules sponsorizza si chiama Herculade, una parodia della bibita Gatorade; e le Air Herc, il marchio dei sandali che si vede nel film, sono una parodia delle iscarpe Air Jordan, e via così. È pieno di riferimenti di questo tipo. È anche uno dei tanti film Disney in cui a un certo punto il cattivo cade, sconfitto. Uscì nel 1997 e non vinse l’Oscar: perché l’Oscar per il Miglior film d’animazione esiste dal 2002.

Ralph Spaccatutto

Come ha scritto Rotten Tomatoes, è «divertente per i bambini e per quei genitori abbastanza vecchi per cogliere tutti i riferimenti; è un’avventura intelligente e colorata, costruita sui temi familiari di una gioiosa nostalgia». Parla del cattivo di un videogioco che decide di smettere di fare il cattivo e abbandona quel videogioco per cercare di fare il buono in altri videogiochi, ma finisce per combinare una serie di guai. A novembre uscirà il seguito, ambientato in Internet: sarà il 57esimo classico Disney.

Mulan

Uscì nel 1999 e fu il primo film Disney a uscire anche in DVD. È ambientato in Cina nel Sesto secolo, negli anni della dinastia Sui. Parla di una donna che si finge uomo per andare nell’esercito al posto del padre. Nel 2020 uscirà una versione con veri attori di Mulan, sempre prodotta dalla Disney. La protagonista sarà interpretata da Yifei Liu.

La gang del bosco

Uscì nel 2006, prodotto dalla Dreamworks: ci lavorarono 237 persone, per tre anni. Parla di un gruppo di amici animali – tra cui un procione e una tartaruga – che vedono il loro habitat invaso dall’uomo. Prima si spaventano, poi decidono di reagire. Nella versione italiana italiana lo scoiattolo Hammy è doppiato da Pupo.

Lilo e Stitch

È della Disney e uscì nel 2002, dopo Atlantis – L’impero perduto e prima di Il pianeta del tesoro. È ambientato alle Hawaii e la protagonista è una ragazzina appassionata di Elvis Presley che trova una strana creatura aliena frutto di un esperimento genetico illegale, e la adotta, scambiandola per un cucciolo di qualche strano animale. È famosa la storia su come fu cambiata una scena dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001: in quella originale Lilo pilotava un Boeing 747 per salvare Stitch, in quella finale l’aereo fu sostituito da un’astronave. Non vinse l’Oscar per il Miglior film d’animazione, che andò a La città incantata di Hayao Miyazaki.

Alla ricerca di Nemo

Nemo, un pesce pagliaccio della Grande Barriera Corallina, si perde, e il padre si mette a cercarlo insieme a Dory, un pesce chirurgo blu con grandi problemi di memoria. Tra le altre cose, i due incontrano un gruppo di squali che vogliono diventare buoni e vegani, delle meduse, delle tartarughe, un pellicano che li aiuta e una balena che li inghiottisce. Ha un elevato indice di tristezza.

La strada per El Dorado

È della DreamWorks, degli anni in cui la società puntò soprattutto su storie “serie”. Il film inizia nella Spagna del 1519, quando due amici decidono di partire per il Nuovo Mondo, alla ricerca della mitica città di El Dorado. Nella versione italiana i due amici sono doppiati da Gianmarco Tognazzi e Alessandro Gassman. Le musiche sono di Elton John, la colonna sonora di Hans Zimmer.

Kung fu Panda

Uscì nel 2002 e non vinse l’Oscar perché quell’anno era uscito WALL•E, che avrebbe battuto quasi ogni altro film d’animazione. Parla di un panda che fa kung fu: ci sono scene d’azione, momenti divertenti e massime cinesi sull’esistenza. Su Netflix ci sono anche il seguito e un paio di altre avventure (una serie e due cortometraggi) sempre con protagonista il panda Po, doppiato da Fabio Volo, che per difendere Po litigò con Mario Adinolfi e gli disse: «hai trovato nella religione una casa confortevole per le tue patologie».

Walt Disney animation short films

È una raccolta del 2015 fatta di 12 cortometraggi. C’è anche Paperman.

Wallace e Gromit – La maledizione del coniglio mannaro

È un film in stop-motion, la tecnica nota come animazione a passo uno, perché consiste nel riprendere figure tridimensionali che vengono mosse a mano fotogramma dopo fotogramma (e quindi un passo alla volta). Nel 2006 vinse l’Oscar per il Miglior film d’animazione battendo quelli di due registi piuttosto affermati: Il castello errante di Howl, di Hayao Miyazaki; e La sposa cadavere di Tim Burton. I protagonisti sono un inventore distratto ed il suo cane.

Ribelle – The Brave

È il primo film Pixar con una protagonista femminile, ma ha una storia spenta. La protagonista si chiama Merida ed è una principessa scozzese del Quinto secolo, esperta nel tiro con l’arco e con una folta chioma rossa. Non avendo alcuna intenzione di sposarsi, decide di partecipare alle gare tra i primogeniti delle famiglie nobili per poter vincere sugli altri concorrenti e decidere lei stessa del suo futuro. È uno di quei film molto per bambini e poco per adulti.

Spirit: cavallo selvaggio

Uscì nel 2002 e fu prodotto dalla Dreamworks. Ha per protagonista uno stallone selvaggio che se la deve vedere con indiani e soldati americani. Non piacque a Roberto Nepoti, che su Repubblica scrisse: «Di una semplicità ai limiti del semplicismo, un cartoon talmente pensato per il pubblico infantile da escludere gli adulti. Poiché il protagonista non può parlare, provvedono a dargli voce le (troppe) canzoni di Bryan Adams». Le canzoni, nella versione italiana, sono di Zucchero.

Dragon Trainer

È un film di animazione del 2010 tratto dal libro Come addestrare un drago, di Cressida Cowell. Il film è ambientato nel mondo dei Vichinghi e racconta la storia di un ragazzo di nome Hiccup. Hiccup, come tutti i Vichinghi, dovrebbe dimostrare la sua forza e il suo coraggio uccidendo un drago, solo che è troppo gracile. Un giorno riesce a ferirne uno, ma invece di ucciderlo decide di curarlo e di provare ad addestrarlo. Variety scrisse: «Un emozionante dramma cosparso di divertenti momenti comici (e non il contrario)».

Shrek (1, 2, 3 e 4)

Il primo uscì nel 2001: aveva per protagonista un orco e prendeva in giro molti elementi comuni di fiabe, favole e cartoni animati. Piacque molto e nel 2012 il New York Times lo mise tra i 100 film migliori di sempre. Poi, nei film successivi, la storia si fece sempre più complicata. Su Netflix c’è anche Il gatto con gli stivali, spin-off su uno dei più apprezzati personaggi dei film di Shrek.

Madagascar (1, 2 e 3)

È della Dreamworks e parla di alcuni animali dello zoo di New York che scappano per tornare a vivere liberi. Finiscono in Madagascar, ma non è come se l’aspettavano. Il secondo è ambientato in Kenya, il terzo in Europa. I pinguini ci sono in tutti e tre.