Nel girone di andata il periodo più complicato della stagione del Napoli – quello che ha portato la squadra fuori dalla lotta per lo scudetto – era iniziato da una inaspettata sconfitta a Bergamo contro l’Atalanta. Un altro periodo complicato potrebbe iniziare ora, dopo la seconda sconfitta contro l’Atalanta, che questa volta però porta con sé qualche significato in più: l’Atalanta ha ripetuto bene o male la partita disputata all’andata, con la differenza di averlo fatto con una squadra generalmente migliorata negli ultimi quattro mesi di campionato. A vedere la partita senza riconoscere le squadre in campo sarebbe stato difficile indicare quale fosse la “grande” delle due. Ma è presto per dire se la sconfitta contro l’Atalanta sia solamente una partita preparata male o l’inizio di un calo delle prestazioni della squadra. Grazie al risultato negativo del Napoli, tuttavia, le prime due posizioni della Serie A sembrano ormai al sicuro: la Juventus, che sabato ha vinto facilmente contro l’Empoli, rimane saldamente in testa al campionato, seguita a sette punti di distanza dalla Roma, che ha vinto 3-1 a San Siro contro l’Inter.
Domenica sera la Roma ha vinto dimostrandosi complessivamente superiore all’Inter nell’arco dei novanta minuti. Oltre ad aver giocato meglio, la Roma si è goduta la grande serata di Radja Nainggolan – in questo momento uno dei migliori centrocampisti al mondo — che ieri ha segnato due gran gol. Ora la Roma ha cinque punti di vantaggio sul Napoli. L’Inter, invece, con la sconfitta è scesa al sesto posto, ma Lazio e Atalanta hanno solo un paio di punti in più. Il Milan, infine, è finalmente riuscito a vincere in casa del Sassuolo, evitando così di allontanarsi pericolosamente dalla zona Europa League.
I provini della Juventus
Queste sono le formazioni — prese dal sito ufficiale — con cui la Juventus ha giocato le sue ultime sei partite, tutte vinte. Da gennaio è solita giocare con il 4-2-3-1 e l’unico sempre presente nella formazione di partenza è Gonzalo Higuaín. Sami Khedira, Mario Mandžukić, Paulo Dybala e Buffon sono partiti titolari in cinque partite su sei. Si può dire che da gennaio Allegri stia facendo giocare una diversa formazione titolare a partita, cosa che alle altre squadre di Serie A passerebbe in mente di fare solo se si trovassero costrette da numerosi infortuni. Nella Juventus ci sono alcuni titolari inamovibili, ma esistono solo tre-quattro vere riserve (giocatori che è scontato vedere spesso in panchina) e nemmeno i veri titolari giocano sempre. Le partite di campionato meno complicate, quindi, diventano quasi dei provini, in cui tutti possono guadagnarsi il posto da titolari per le partite più importanti.
Empoli
Porto (Champions League)
Palermo
Cagliari
Crotone
Inter
Prima sorpresa, ora certezza
La vittoria dell’Atalanta al San Paolo è stata così convincente anche perché il Napoli non ha giocato male: ha colpito tre pali e avuto almeno altre tre occasioni per segnare. Ha però sbagliato molto sotto porta e tatticamente si è trovato impreparato davanti a degli avversari che, come spiegato al termine dell’incontro dal capitano dell’Atalanta, “il Papu” Gómez, hanno preparato la partita nei minimi dettagli per una settimana intera. Il Napoli ha avuto più possesso palla, intorno al 66 per cento, e ha tirato di più: 19 tiri complessivi contro 8. Ma l’Atalanta è stata molto più aggressiva in campo, andando così a mettere in grossa difficoltà una squadra colpita nel suo punto debole, cioè la fisicità. La squadra allenata da Gasperini ha commesso più falli, ha preso più cartellini e in campo ha occupato sempre una porzione di campo molto corta, e con un pressing ben studiato ha reso molto difficile l’impostazione del gioco ai migliori giocatori del Napoli. I giocatori dell’Atalanta sono riusciti inoltre ad avere la meglio in quasi tutti gli uno-contro-uno visti nel corso della partita, e solo i giocatori più tecnici del Napoli sono riusciti a cavarsela (e anche loro, in poche occasioni).
Ghoulam viene contrastato in maniera decisa da due dell’Atalanta, poi Kessié supera Mertens con un rapido gioco di gambe.
I giocatori e le regole del calcio
Il calcio non è di certo uno degli sport più complicati dal punto di vista regolamentare. Per i giocatori non c’è grande spazio per l’interpretazione delle regole, che non sono complicate e nemmeno così numerose. Ma nonostante questo ci sono alcune regole che non tutti i calciatori professionisti conoscono, anche quelli più importanti. Circa un mese fa, Marco Verratti, centrocampista italiano del Paris Saint-Germain, durante una partita di campionato era stato ammonito per aver passato la palla al proprio portiere di testa, ma per farlo si era praticamente disteso a terra, violando così il regolamento. Verratti non ne sapeva nulla, è stato ammonito e l’arbitro ha fischiato un calcio di punizione da dentro l’area di rigore contro il PSG. I suoi compagni hanno protestato: forse perché lo fanno sempre, come tutti, forse perché nemmeno loro conoscevano alla perfezione questa parte del regolamento che impedisce di fare gesti evidentemente forzati per aggirare il regolamento.
Ieri sera è successa la stessa cosa, e non in una partita di un campionato minore, ma durante Inter-Roma. Trovatosi con la palla vicino alla linea di fondo, Ivan Perisic se l’è alzata sul posto per poi colpirla di testa e darla ad Handanovic, il portiere, che così pensava di poterla prendere tranquillamente con le mani. Ma l’arbitro ha interrotto il gioco, ha ammonito Perisic per condotta antisportiva e ha concesso un calcio di punizione alla Roma.
Il regolamento non consente ai portieri di prendere con le mani i retropassaggi dei compagni di squadra, ma permette di farlo se vengono fatti di testa. Tuttavia, i retropassaggi fatti in maniera artificiosa, con la testa o con qualsiasi altra parte del corpo, per aggirare il regolamento, sono sanzionati con un cartellino giallo in quanto ritenuti comportamenti antisportivi.
A fine febbraio senza veri obiettivi
Fiorentina e Torino giocheranno stasera, ma fra le squadre di metà classifica che a fine febbraio si trovano già senza alcun obiettivo da perseguire, una decina in tutto, non è successo nulla di così rilevante, solo le contestazioni dei tifosi del Genoa per il recente pessimo andamento della squadra. In zona retrocessione, solamente il Palermo è riuscito a ottenere un punto, ma gliene rimangono da fare altri sette e sperare che l’Empoli le perda tutte o quasi per portarsi fuori di lì.