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  • Domenica 6 novembre 2016

La lettera aperta di Theresa May su Brexit

È stata pubblicata dall'edizione domenicale del Telegraph: May spiega che bisogna andare oltre le "battaglie del passato" e "ottenere il massimo dalle opportunità che offre Brexit"

(EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)
(EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)

Il primo ministro britannico Theresa May ha pubblicato una lettera aperta sull’edizione domenicale del Telegraph, il principale quotidiano conservatore britannico, commentando la recente sentenza dell’Alta Corte di giustizia britannica che obbliga il governo a passare dal Parlamento prima di avviare le procedure per l’uscita dall’Unione Europea. La lettera si intitola «Perché non permetterò che il voto del popolo britannico venga sabotato» – anche se non è chiaro se il titolo sia stato scelto dalla stessa May – e contiene un invito di May ad andare oltre le “battaglie del passato” e concentrarsi su “ottenere il massimo dalle opportunità che offre Brexit”, rafforzando i rapporti già esistenti con i paesi fuori dall’Unione Europea (come l’India, molto citata nella lettera).

Il messaggio sembra rivolto soprattutto ad alcuni membri del suo partito, i Conservatori, che hanno accolto la sentenza come un’occasione per avviare un dibattito pubblico su Brexit e costringere May a scendere a compromessi e accettare alcuni punti fermi, come ad esempio la permanenza nel mercato unico economico (in questo caso si verificherebbe una “soft Brexit”, un’uscita solamente parziale, come descritta da alcuni). Anche i Laburisti sono sulla stessa lunghezza d’onda: il ministro-ombra del partito su Brexit, Keir Starmer, ha spiegato che «era inevitabile che May sarebbe stata costretta a dare conto dei principali punti» dell’approccio del governo a Brexit. In un’intervista all’edizione domenicale del tabloid Mirror, il leader dei Laburisti Jeremy Corbyn è andato oltre, spiegando che la richiesta del suo partito è quella di «fare accedere le industrie britanniche al mercato europeo».

May sembra criticare proprio questa posizione, nel passaggio della lettera in cui spiega: «il popolo ha fatto la sua scelta, e in modo netto. Il governo deve assumersi la responsabilità di occuparsi della questione e rispettare appieno le istruzioni». In un altro passaggio chiave, May spiega:

Invece che combattere di nuovo le battaglie del passato, dovremmo concentrarci su come possiamo tornare ad essere uniti come paese e ottenere il massimo da questa opportunità, per costruire un futuro solido, fiducioso e aperto al mondo. Dovrebbe essere questo il nostro obbiettivo, attorno a cui stringerci. La chiave per realizzarlo sono le relazioni con i nostri amici e alleati stranieri.

May passa quindi a descrivere l’importanza del suo prossimo viaggio in India – «uno dei nostri più importanti e stretti alleati» – durante il quale «promuoveremo l’immagine del Regno Unito, facendo sapere che siamo aperti a nuovi investimenti e che cercheremo di ottenere il massimo dalle opportunità offerte da Brexit, come ci si aspetta dal paese che più di ogni altro è noto per il libero commercio».

In un altro passaggio della lettera, May ha spiegato che il governo intende fare appello alla sentenza dell’Alta Corte rivolgendosi alla Corte Suprema britannica. Qualche giorno fa, BBC aveva spiegato che la Corte Suprema dovrebbe esaminare l’appello a dicembre: il verdetto dovrebbe essere diffuso in tempi ragionevoli.