Il business del “viagra” nordcoreano

Viene spacciato come un rimedio alle erbe ma contiene lo stesso principio attivo del farmaco originale: e dietro potrebbero esserci interessi statali

di Anna Fifield – The Washington Post

(Bill O'Leary, The Washington Post)
(Bill O'Leary, The Washington Post)

Nel corso degli anni, la Corea del Nord ha fatto diverse dichiarazioni davvero sbalorditive sui suoi prodotti farmaceutici: come nel caso delle iniezioni capaci di curare malattie dall’influenza aviaria alla MERS, fino al diabete e alle “cancrene spontanee”, e come il “Neo-Viagra”, la presunta versione a base di erbe della famosa pillola prodotta dalla casa farmaceutica Pfizer. Secondo la scatola, il medicinale non solo contrasta le «disfunzioni sessuali» di uomini e donne, ma allevia anche il dolore e l’ipertensione. Al di là delle facili ironie, pare che il Neo-Viagra possa funzionare davvero. Un giornalista del Washington Post che a maggio è stato a Pyongyang, la capitale della Corea del Nord, ne ha comprato una scatola che ha poi mandato a un laboratorio di Pfizer nel Massachusetts, per farlo testare. Sorprendentemente, gli esami hanno scoperto che ogni dose di Neo-Viagra – dei granelli marroni contenuti in una fiala che hanno l’aspetto di una medicina tradizionale coreana – contiene 50 milligrammi di sildenafil, il principio attivo del Viagra. Le piccole pillole blu del Viagra originale ne contengono dosi da 50 o 100 milligrammi.

«Le analisi di laboratorio del prodotto noto come “Neo-Viagra” hanno rivelato la presenza di sildenafil», ha detto Yasar Yaman, direttore per l’Asia e il Pacifico della divisione sicurezza di Pfizer. «È il principio attivo del Viagra, ma il farmaco nordcoreano ha una formulazione diversa rispetto a quello contenuto nelle pastiglie di Pfizer». Pfizer non è stata in grado di dire se il farmaco funzioni o sia sicuro, dal momento che non ha condotto test clinici, e il giornalista del Washington Post non è riuscito a convincere nessuno degli uomini che conosce a provarlo. Ma il fatto che il Neo-Viagra – prodotto dall’azienda statale nordcoreana Korea Oriental Instant Medicinal Centre – venga venduto come “medicina alle erbe” mentre in realtà contiene il sildenafil, un farmaco sintetico, «è un rischio per la salute e la sicurezza dei pazienti», ha detto Yaman. Dopo aver testato il farmaco, Pfizer ha detto di stare «vagliando la possibilità» di adottare misure legali contro l’azienda nordcoreana per violazione di brevetto o copyright.

Il Neo-Viagra è venduto in Corea del Nord e nelle aeree limitrofe – è stato visto in vendita nel nordest della Cina – a un prezzo tra i 10 e i 13 euro circa per una scatola da tre fiale. Secondo la scatola, su cui sono raffigurati degli alberi intorno a un lago, il farmaco è in grado di «rivitalizzare immediatamente la capacità sessuale (dai 15 ai 30 minuti)» di uomini e donne, ed è efficace anche per dolori a schiena, spalle e ginocchia, dà sollievo dalle paralisi, e allevia «disfunzioni renali, nevralgia sciatica, ipertensione e l’indurimento delle arterie cerebrali». «Molti paesi hanno ufficialmente riconosciuto l’eccellente efficacia di questo prodotto – ritenuto migliore del sildenafil americano (Viagra) – nell’aumentare immediatamente la resistenza del proprio corpo», dice il foglio illustrativo all’interno della confezione. Sul retro della scatola ci sono persino delle recensioni dei clienti. Woo, un uomo di 35 anni, è entusiasta del prodotto: «Dopo aver usato dieci scatole del farmaco sono riuscito ad avere un bellissimo bambino, mentre prima i miei spermatozoi erano morti».

Nonostante le affermazioni sul farmaco siano quasi certamente esagerate, la Corea del Nord, in effetti, qualche motivo per vantarsi del suo prodotto ce l’ha, spiega Lee Hye Kyung, che ha lavorato come farmacista in un ospedale nordcoreano e ora ha la licenza per praticare la professione in Corea del Sud. «Non sottovalutate la Corea del Nord», ha detto Lee: «l’unica vera differenza tra i farmacisti della Corea del Nord e quella del Sud sono le infrastrutture: nel Nord non hanno elettricità né materie prime, ma tecnicamente sono bravi». In Corea del Nord, infatti, gran parte delle aziende farmaceutiche ha dovuto chiudere, come molte altre aziende, e molti prodotti farmaceutici sono importati dalla Cina per essere poi venduti nei mercati. I farmaci per le epidemie croniche sono donati da organizzazioni umanitarie, come i medicinali per curare la tubercolosi multiresistente che arrivano dalla Corea del Sud.

Per quanto riguarda il Neo-Viagra, nonostante la confezione sia interamente scritta in coreano, il prodotto sembra essere destinato all’esportazione. Il Neo-Viagra e altri farmaci – come il Kumdang, che una volta iniettato sarebbe in grado di curare la MERS e l’influenza aviaria – non sono destinati al consumo interno, ma vengono usati per ottenere moneta straniera: lo sostiene Kim Jung Ryong, un medico sudcoreano che per sette anni, fino al 2012, ha lavorato in un parco industriale tra le due Coree sul lato settentrionale del confine. Il Kumdang è venduto su siti cinesi e russi, come il Neo-Viagra, il Tetrodocain – che sarebbe capace di curare una lunga serie di malattie, tra cui tubercolosi e HIV – e il Chonghwal, che avrebbe lo stesso effetto del Viagra.

Per la Corea del Nord è un motivo di orgoglio, oltre che una fonde di denaro, ha raccontato Kiim. «Per loro, l’effetto in termini di propaganda è importante quanto fare profitti», ha detto. «Un nuovo farmaco inventato in Corea del Nord con tecnologie nordcoreane può alimentare l’orgoglio del popolo se ne viene promossa l’efficacia contro le malattie gravi». Ma per la Corea del Nord, che è a corto di liquidità, non va tralasciata l’importanza di trovare nuovi fonti di entrata. Nel corso degli anni il paese è stata scoperto a contraffare qualsiasi prodotto, dalle sigarette Marlboro a banconote da 100 dollari. A metà degli anni Duemila produceva un’imitazione del Viagra in scatole molto simili alle originali, nonostante le pillole all’interno fossero sferiche e bianche invece di blu e a forma di diamante. Dopo essere stata scoperta a spedire metanfetamine e a commericiare banconote false, verso la metà degli anni Duemila, la Corea del Nord sembra essersi data una raddrizzata. Questo non significa necessariamente che non sia più coinvolta in attività illecite, ma più probabilmente che ha iniziato a diversificare le sue operazioni in nuovi settori, spiega Sheena Chestnut Greitens, esperta di attività illecite in Corea del Nord. «Sono estremamente creativi e capaci di adattarsi. Sviluppano sempre nuovi strati per le loro attività», ha detto Greitens, che è associata al centro studi americano Brookings Institution. «Anche se una delle loro attività viene scoperta, ne stanno già testando delle altre». Sperimentando nuovi metodi per guadagnare soldi, la Corea del Nord è riuscita a evitare le conseguenze di una serie di nuove sanzioni che avevano l’obiettivo di minarne la capacità di finanziare i programmi nucleari e missilistici.

La Corea del Nord vende il Neo-Viagra come se fosse un prodotto a base di erbe nonostante contenga un farmaco sintetico, e il prodotto potrebbe diventare una nuova e preziosa fonte di entrate. I cinesi sono conosciuti per fare un grande uso di prodotti di ogni genere con presunti effetti afrodisiaci, dal ginseng allo Yartsa gunbu, fino ai peni di cervo o bue. Anche se da soli nessuno di questi settori riuscirà a risolvere i problemi economici della Corea del Nord, messi insieme i conti tornano. «Credo che raggruppare queste attività e queste capacità li abbia aiutati quando sono state applicate le sanzioni», ha detto Greitens. «Con la nuova serie di sanzioni, credo stiano facendo la stessa cosa: cercano dei modi per aggirarle».

Nel frattempo, la Corea del Nord sta anche raffinando i suoi prodotti. Alcune persone che visitano regolarmente Pyongyang raccontano che in passato la confezione di Neo-Viagra aveva un’avvertenza: «Nel caso in cui un’erezione che duri più di 24 ore, consultate il vostro medico». Perlomeno, ora è scomparsa.

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