Aggiornamento: Islanda-Ungheria è finita 1 a 1. Per prima è passata in vantaggio l’Islanda, con un gol del centrocampista Gylfi Sigurðsson su rigore (molto dubbio). L’Ungheria ha giocato comunque meglio, attaccando per buona parte del secondo tempo e trovando il gol all’88esimo: in realtà è stato un autogol del difensore islandese Birkir Sævarsson, che ha sbagliato l’intervento su un cross rasoterra dell’Ungheria. Ora l’Ungheria è prima nel girone F con 4 punti, ed è probabile che riuscirà ad accedere agli ottavi di finale: l’Islanda è seconda a 2 punti, Austria e Portogallo terze a un punto (giocano stasera, contro).
***
Islanda-Ungheria è la seconda partita di oggi, sabato 18 giugno, di Euro 2016. Si giocherà allo Stade Vélodrome di Marsiglia – uno stadio con 67.000 posti a sedere – e non sarà trasmessa dalla Rai. Islanda e Ungheria sono nel girone F insieme a Portogallo e Austria, che giocheranno stasera alle 21. Nella classifica del girone l’Ungheria – che nella prima partita ha vinto 2-0 contro l’Austria – è prima con tre punti, seguita da Portogallo e Islanda (che hanno pareggiato 1-1) e dall’Austria.
Prima dell’inizio degli Europei si pensava che Portogallo e Austria sarebbero state le prime due squadre del girone e che Islanda e Ungheria se la sarebbero giocata per il terzo posto. Le prime due partite del girone hanno però cambiato molte cose. Islanda e Ungheria hanno fatto vedere di potersela giocare e il girone è quindi molto più equilibrato di quanto si pensasse.
Nella partita contro il Portogallo l’Islanda era passata in svantaggio riuscendo poi a recuperare grazie a un gol di Birkir Bjarnason. In quella partita l’Islanda giocato soprattutto in difesa: il Portogallo ha fatto 27 tiri e ha avuto il 66 per cento del possesso palla. La partita tra Austria e Ungheria è invece stata molto più equilibrata: entrambe le squadre hanno avuto il 50 per cento del possesso palla e entrambe le squadre hanno avute alcune buone occasioni da gol: la differenza è che l’Ungheria si è difesa meglio ed è riuscita a segnare due gol nel secondo temo, con Szalai e Stieber.
L’Ungheria era considerata una delle squadre più deboli del torneo, più o meno sullo stesso livello di Albania e Romania, che però hanno qualche buon giocatore in più. L’intera difesa titolare dell’Ungheria, incluso il portiere, gioca in club ungheresi e polacchi, che non sono esattamente di alto livello. Lo stesso vale per il centrocampo. Il reparto d’attacco è il migliore, ma anche qua fra i titolari ci sono tre riserve che giocano tra la prima e la seconda divisione tedesca e Zoltán Gera, 37enne tornato in Ungheria due anni fa per terminare la propria carriera.
L’Islanda nel 2014 aveva già sfiorato la qualificazione ai Mondiali, ma nel 2012 occupava il 131esimo posto nel ranking FIFA delle squadre più forti al mondo. Oggi è 35esima, davanti a squadre solitamente più quotate come Svezia, Grecia e Danimarca. In realtà da circa vent’anni la federazione calcistica islandese ha un programma di sviluppo delle proprie strutture e delle accademie giovanili: ed è solo negli ultimi anni che si cominciano a vedere i frutti di quel lavoro. Su 23 giocatori convocati per la fase finale degli Europei, nessuno gioca nel campionato islandese: i giocatori più forti giocano in Premier League o in Ligue 1
Continua sul Post