5 calciatori da seguire agli Europei Under 21
Un «Messi alto due metri», un esterno portoghese paragonato a Lamine Yamal e altri giovani promettenti che forse ancora non conoscete

Mercoledì pomeriggio cominciano gli Europei maschili di calcio Under 21, che si tengono in Slovacchia fino al 28 giugno. Partecipano sedici nazionali con calciatori nati dopo il primo gennaio del 2002: alcuni hanno quindi più di 21 anni, ma ne avevano tutti al massimo 21 quando è cominciato questo “ciclo”, cioè i due anni che precedono il torneo. L’Italia gioca mercoledì sera contro la Romania la prima partita del girone in cui ci sono anche la Slovacchia e la Spagna, una delle nazionali favorite per la vittoria finale.

I quattro gironi degli Europei Under 21 (UEFA)
Gli Europei Under 21 sono un evento quasi sempre interessante da guardare, perché ci giocano tanti calciatori potenzialmente molto forti, alcuni dei quali cominciano da lì a costruirsi una carriera di successo. Agli Europei Under 21 del 2000, vinti dall’Italia, Andrea Pirlo segnò due gol in finale e fu premiato come miglior giocatore; nel 2009 il portiere Manuel Neuer si fece notare e contribuì alla vittoria della Germania; due anni fa, nell’edizione più recente, per l’Inghilterra fu decisivo Cole Palmer, oggi considerato uno dei migliori calciatori della Premier League.
Alcuni calciatori di talento non parteciperanno perché fanno già stabilmente parte delle loro nazionali maggiori (la sola Spagna potrebbe far giocare fenomeni come Lamine Yamal, Pedri e Nico Williams), ma anche in questa edizione ce ne sono tanti che hanno già dimostrato, con i loro club e con le loro nazionali, di poter diventare giocatori di alto livello. Ne abbiamo selezionati cinque che vale la pena seguire.
Uno dei gol di Pirlo agli Europei Under 21 del 2000
Geovany Quenda, Portogallo
Ha solo 18 anni ma ha giocato tutte e 34 le partite del campionato portoghese appena vinto dallo Sporting Clube (o Sporting Lisbona), contribuendo con 5 assist e 2 gol, e il Chelsea ha già pagato 52 milioni di euro per averlo a partire dall’estate del 2026. Ha energia e velocità fuori dal comune, che gli permettono di giocare in quasi tutti i ruoli sulla fascia; nella stagione appena trascorsa ha giocato sia come centrocampista destro sia come ala sinistra.
È ancora poco costante, ma ha già dato prova di eccellenti abilità nel dribbling e nei passaggi filtranti (che cioè si infilano tra i difensori avversari per liberare un compagno nello spazio dietro la difesa, spesso davanti alla porta), oltre che di un’ottima difesa.
Queste sue caratteristiche, la sua precocità e il suo anno di nascita, il 2007, hanno portato il vice allenatore dello Sporting Tiago Teixeira a dire che vede similitudini addirittura tra Quenda e Lamine Yamal, il calciatore del Barcellona ritenuto già oggi uno dei migliori al mondo. È il più giovane del Portogallo Under 21 e ci ha giocato appena 3 partite, ma secondo l’accurata guida di FanYield sarà uno dei calciatori più importanti della squadra.
Una cosa che in effetti avrebbe potuto fare Lamine Yamal, nella partita contro il Porto
Ethan Nwaneri, Inghilterra
Un altro 2007 di grande talento, Ethan Nwaneri, ha approfittato degli infortuni avuti dagli attaccanti dell’Arsenal, in particolare da Bukayo Saka, per giocare diverse partite in questa stagione: si è già dimostrato al livello di una delle migliori squadre della Premier League e d’Europa. Del resto si parla di lui già da alcuni anni, almeno da quando nel settembre del 2022 esordì con l’Arsenal a 15 anni e mezzo, diventando il più giovane debuttante nella storia del campionato inglese.
Anche con le nazionali giovanili si è sempre fatto notare. Ha segnato 15 gol in 28 partite con l’Inghilterra Under 17, poi 6 in 9 partite con l’Under 18 e infine uno nelle due partite giocate finora con l’Under 21, quella nell’esordio contro il Portogallo. Nwaneri fa parte del settore giovanile dell’Arsenal da quando aveva 9 anni, ma solamente in questa stagione è diventato una presenza stabile della prima squadra, con cui ha giocato (spesso da subentrante e come ala destra) 37 partite, segnando 9 gol, uno dei quali nella vittoria dell’Arsenal contro il Manchester City.
Contro il Manchester City gli sono bastati 6 minuti per segnare
Cristhian Mosquera, Spagna
La Spagna ha a disposizione una quantità di talento fuori scala rispetto a tutte le altre nazionali, ancor più che in passato (è la nazionale che ha vinto più Europei Under 21, cinque, assieme all’Italia). Molti calciatori convocabili, come detto, giocano già nella nazionale maggiore e non sono quindi presenti in Slovacchia per questo torneo, ma ce ne sono tanti altri da tenere d’occhio.
Uno di loro è il difensore centrale Cristhian Mosquera, 20 anni, che nell’ultima stagione ha compiuto un discreto salto di qualità, diventando uno dei calciatori più importanti del Valencia. Un report fatto di recente da The Scouting App ha evidenziato bene le sue qualità principali: come da tradizione per i difensori centrali spagnoli, Mosquera ha tecnica e visione di gioco eccellenti per impostare l’azione, oltre a un’intelligenza tattica già molto sviluppata per la sua età.
Non è solo un difensore bravo con il pallone tra i piedi e abile nel capire in anticipo il gioco, ma è anche molto prestante fisicamente (è alto 1 metro e 91). La sua velocità, la sua forza e la sua lettura del gioco consentono quindi al Valencia e soprattutto alla Spagna Under 21 di tenere molto alta la linea difensiva (cioè di tenere spesso i difensori vicini al centrocampo) e di giocare in modo aggressivo senza palla e propositivo in fase di possesso. È probabile, visto che il Valencia non sta passando un periodo eccezionale, che quest’estate possa essere venduto a una squadra più forte, soprattutto se dovesse giocare bene agli Europei.
2 minuti e 47 di Cristhian Mosquera che non fa passare gli avversari (e di musica tamarra)
Nick Woltemade, Germania
Il capitano dello Stoccarda Atakan Karazor ha definito Nick Woltemade «un Musiala o un Messi alto due metri» (Lionel Messi, uno dei giocatori più forti di sempre, e Jamal Musiala sono entrambi giocatori molto tecnici). Era logicamente un’esagerazione, ma utile per inquadrare la peculiarità di questo attaccante ventitreenne, che gioca appunto nello Stoccarda e ha appena esordito anche in nazionale maggiore. Woltemade è imponente (1 metro e 98), ma è tutt’altro che il classico centravanti alto, forte fisicamente e buono solo a colpire la palla di testa e a fare a spallate con i difensori avversari. Anzi, tra le cose che gli riescono meno bene ci sono quelle tradizionalmente associate ai giocatori della sua stazza, come il gioco aereo (quindi colpi di testa e sponde sulle palle alte) e i duelli spalle alla porta (cioè quando bisogna difendere palla per far salire i compagni, con il corpo rivolto verso la propria metà campo).
È invece un calciatore di eccellente qualità tecnica e insospettabilmente rapido, che ha un ruolo primario nella costruzione delle azioni offensive dello Stoccarda. «A prima vista potrebbe sembrare un attaccante imponente e goffo. Ma uno sguardo più attento rivela una figura ben più anticonvenzionale, che si muove più come un “attaccante ombra”, con una grazia e un’eleganza raramente viste in giocatori della sua statura», si legge sempre sulla guida di FanYield.
Nella stagione appena conclusa ha segnato 17 gol in tutte le competizioni, tra cui quello decisivo per far vincere allo Stoccarda la Coppa di Germania: per un attaccante non sono tantissimi ma nemmeno pochi, ed è comunque comprensibile se si considera il modo in cui gioca, muovendosi su tutto l’attacco e liberando spazio per i suoi compagni di squadra. A questo aggiunge un ottimo controllo di palla, l’abilità nel dribbling e nel segnare in tanti modi diversi. Per certi versi potrebbe ricordare, con le dovute proporzioni, lo Zlatan Ibrahimovic degli esordi.
Non il centravanti alto due metri che ci si aspetterebbe
Ismaël Doukouré, Francia
Anche la Francia potrebbe far giocare tanti calciatori già affermati, seppur giovanissimi, come Rayan Cherki e soprattutto Désiré Doué, che con il Paris Saint-Germain ha segnato una doppietta in finale di Champions League. Nonostante la loro assenza (sono già con la nazionale maggiore), rimangono diversi giocatori interessanti e di prospettiva, tra cui il ventunenne dello Strasburgo Ismaël Doukouré.
È un calciatore molto completo e versatile, che sa fare tante cose e giocare in ruoli anche molto diversi: quest’anno è stato impiegato da difensore centrale e da mediano, mentre in passato (e con la nazionale) ha giocato pure terzino o centrocampista offensivo. L’essere così eclettico lo rende difficile da raccontare attraverso i dati, ma «non servono i dati per vedere che è un calciatore elegante e accattivante», si legge in un’analisi fatta da Opta, che descrive Doukouré come «tecnicamente eccellente, coraggioso e abile nel dribbling, bravo a sottrarsi alla pressione e a superare i suoi avversari», ma anche forte in difesa e nei contrasti.
Quest’anno lo Strasburgo è arrivato a sorpresa settimo in classifica anche grazie alle prestazioni di Doukouré, uno dei calciatori più peculiari degli Europei Under 21, che al termine del torneo potrebbe essere acquistato da una squadra più prestigiosa, visto che peraltro ha il contratto in scadenza l’estate prossima.
Le tante cose che Ismaël Doukouré può fare su un campo da calcio
L’Italia e gli altri
L’Italia è allenata da Carmine Nunziata e non è tra le principali favorite di questi Europei, ma se la potrebbe giocare. Tra i calciatori da tenere d’occhio, oltre ai più conosciuti Tommaso Baldanzi, Giovanni Fabbian e Cesare Casadei, sarà interessante vedere cosa farà Luca Koleosho, attaccante esterno del 2004 nato negli Stati Uniti (con origini nigeriane e canadesi) e naturalizzato italiano, che in Italia per ora non ha mai giocato, essendosi formato calcisticamente tra Stati Uniti e Spagna. Oggi gioca nel Burnley, con cui ha appena ottenuto la promozione in Premier League, e viene descritto dagli esperti di FanYield come «veloce, senza paura e imprevedibile, conosciuto per la sua abilità nel superare i difensori, allungare le difese e creare occasioni da gol».
Un calciatore della nazionale italiana di cui forse non avete sentito parlare
Altri calciatori da seguire, secondo le segnalazioni di guide e analisti, sono l’attaccante francese del Villarreal Thierno Barry, gli attaccanti danesi Conrad Harder e William Bøving, il difensore dell’Ajax e dei Paesi Bassi Jorrel Hato, ma anche il difensore georgiano Saba Goglichidze, che ha giocato un’eccellente prima parte di stagione con l’Empoli nell’ultima Serie A.