10 cose su “Captain America: Civil War”
Il nuovo film Marvel è uscito ieri in Italia: le cose da sapere per capire proprio tutto-tutto
Captain America: Civil War, nei cinema in Italia dal 4 maggio, è il terzo film su Capitan America, il patriottico supereroe che indossa un costume che ricorda la bandiera americana e che, oltre a essere molto forte, ha uno scudo praticamente indistruttibile. Captain America: Civil War è diretto dai fratelli Anthony e Joe Russo – gli stessi di Captain America: The Winter Soldier – e il titolo fa riferimento a una guerra civile perché Capitan America finisce per combattere contro Iron Man, che come lui fa parte degli Avengers, il supergruppo di supereroi della Marvel protagonista di una parallela serie di film. In sintesi, i due sono in disaccordo sulla strada che devono prendere gli Avengers: devono essere liberi di decidere e fare ciò che ritengono giusto o sono così forti che rischiano di diventare un pericolo e vanno quindi controllati e limitati?
Capitan America è sempre stato interpretato da Chris Evans e Iron Man è sempre stato interpretato da Robert Downey Jr. Oltre a loro nel cast ci sono anche Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Jeremy Renner, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Paul Rudd, Emily VanCamp e Daniel Brühl. Il film sta piacendo molto ai critici e sta andando benissimo nei cinema: è probabile che diventi il film più visto dell’anno. Per farlo in Italia dovrebbe superare Quo vado? di Checco Zalone, che ha incassato 65 milioni di euro; per farlo in Nordamerica dovrebbe battere Deadpool, che ha finora incassato 360 milioni di dollari.
1. Perché si mettono a litigare?
Captain America: Civil War è il 13esimo film dell’Universo dei film Marvel, quel contesto dentro cui coesistono tutti i personaggi Marvel: per esempio Hulk, Spiderman e Thor. Per capire cosa succede in Captain America: Civil War non serve aver visto tutti i film precedenti, aiuta però molto aver visto i primi due film su Captain America e soprattutto il secondo film sugli Avengers, uscito nel 2015. Alla fine di quel film gli Avengers salvano il mondo causando però un po’ di danni collaterali e la morte di alcune persone innocenti. Captain America: Civil War inizia mentre alcuni Avengers sono impegnati in una missione a Lagos, in Nigeria. Anche lì completano la missione ma nel farlo finiscono per uccidere involontariamente degli innocenti. Le Nazioni Unite decidono allora di far diventare gli Avengers qualcosa di istituzionale, per evitare che agiscano sempre autonomamente.
2. Da dove veniamo?
L’Universo Marvel si chiama Marvel Cinematic Universe (MCU). Captain America: Civil War è il film con cui inizia la “Fase 3” del MCU. Nella prima fase – iniziata nel 2008 con Iron Man e finita nel 2012 con The Avengers – sono state messe le premesse per i personaggi e il contesto in cui agiscono. Nella seconda fase – da Iron Man 3 a Ant-Man, uscito nel 2015 – sono stati presentati nuovi personaggi e sono soprattutto state esplorate le relazioni tra i vari Avengers. Capitan America e Iron Man sono già comparsi insieme in The Avengers e Avengers: Age of Ultron e su Iron Man sono già stati fatti tre film. Iron Man è a tutti gli effetti co-protagonista del film: per questo motivo qualcuno ha parlato di Captain America: Civil War come di un “Iron Man 4“; nel film ci sono però anche molti altri Avengers, motivo per cui qualcuno lo ha definito un “Avengers 2.5“.
3. Dove andiamo?
Si sa già quali saranno i prossimi film del MCU: in autunno uscirà Doctor Strange – in cui il protagonista sarà interpretato da Benedict Cumberbatch – e nel 2017 usciranno Guardiani della Galassia Vol.2, Spider-Man Homecoming e Thor: Raganrok. Per i prossimi anni sono in programma anche un nuovo film su Ant-Man, uno su Black Panther e, soprattutto, Avengers: Infinity War – Part 1 e Avengers: Infinity War – Part 2. Le domande che si avranno uscendo dal cinema dopo Captain America: Civil War avranno molte risposte in questi due film, il secondo dei quali uscirà nel 2019.
4. L’etica dei supereroi
Captain America: Civil War è un film di supereroi ed è pieno zeppo di combattimenti: uno contro uno, tanti contro tanti, buoni contro cattivi, buoni contro buoni. C’è però anche altro. Tasha Robinson ha scritto su The Verge:
La maggior parte del film si divide in due modi di portare avanti la storia. In uno gli eroi hanno tranquilli e sinceri dibattiti su quello che credono e vogliono fare. Analizzano i principi in base ai quali agiscono, e provano davvero a capirsi tra di loro. Nell’altro modo si stufano di parlare perché parlare non serve e trovano strade molto creative, partecipate e veloci per darsele di santa ragione.
Della modalità darsele-di-santa-ragione non c’è molto da dire: la maggior parte dei critici ne parlano bene e finora le scene d’azione stanno piacendo anche al pubblico. Sono dinamiche, imprevedibili, piene di tensione ma anche divertenti quando serve. I critici hanno però apprezzato molto anche il tipo di domande etiche che i supereroi si fanno: sono motivate, comprensibili e soprattutto non facili. Secondo la maggior parte dei critici è bello vedere che parte della ragione stia sia da una che dall’altra parte e che è avvincente provare a capire chi e come convincerà chi su quale posizione prendere. La sintesi di Robinson è: «Captain America: Civil War è un appagante scontro di pugni e idee. L’ultimo film del MCU prende di petto grandi e vere questioni e riesce allo stesso tempo a divertire». Un’idea diversa ce l’ha il sito Little White Lies, che ha scritto: «il titolo-spoiler del film ci dice esattamente da che parte dobbiamo stare». Su IL Magazine Mattia Carzaniga ha invece preso una posizione un po’ drastica sulle divisioni etiche – e politiche – che ci sono nel film: il suo articolo è intitolato “Quel grillino di Capitan America“.
5. Batman e Superman
Già qualche mese prima di Iron Man e Captain America altri due supereroi si erano messi a litigare per questioni legate a cosa significhi fare il supereroe: erano Batman e Superman. Lì la questione era però un po’ diversa e, secondo molti, molto più semplice. Batman si fidava poco di Superman e Superman non era d’accordo con i modi rudi usati da Batman. I punti di vista di Batman e Superman erano diversi a causa di malintesi e comunque non molto sviluppati. Jordan Hoffman del Guardian ha scritto di essere sempre stato un grande fan dei supereroi della DC Comics (e quindi di Batman e Superman) ma che Captain America: Civil War è migliore sotto ogni aspetto. Secondo Hoffman il film Marvel batte quello DC Comics su quattro punti: il primo ha a che fare con la bellezza e la grandezza delle domande che si fanno i protagonisti. Gli altri tre sono: i luoghi e i modi degli scontri, i nuovi personaggi che i film introducono e i “boss fight” (i momenti in cui i due supereroi più importanti dei due film vanno alle mani, uno contro l’altro).
6. Le facce nuove
I principali nuovi arrivi del film sono due: Spider-Man e Pantera Nera. Il nuovo Spider-Man è Tom Holland ed è senza dubbio il personaggio di cui negli ultimi mesi i fan dei fumetti Marvel hanno parlato di più. Negli ultimi anni ci sono stati tanti altri film su Spider-Man ma questo Spider-Man è nuovo, più giovane (Tom Holland, ha 19 anni), e apparentemente molto più simpatico e sfrontato dei precedenti. Jordan Farley di Total Film ha scritto che il personaggio «non solo sembra già essere il migliore Spiderman visto al cinema finora, ma dà anche l’idea di poter rubare la scena agli altri personaggi del film. Il Peter Parker di Holland è perfetto: nervoso, goffo e subito tenero».
L’altro nuovo arrivato è Pantera Nera: chi conosce i fumetti capisce presto chi è, per gli altri sarebbe uno spoiler dire chi è e da dove arriva. Del suo ingresso nel MCU il produttore del film Kevin Feige ha detto: «Il motivo per cui l’abbiamo introdotto nel film è perché avevamo bisogno di una terza parte. Avevamo bisogno di qualcuno nuovo che non fosse collegato agli Avengers e con un punto di vista molto diverso sia da quello di Tony [Iron Man] che di Steve [Captain America]. Ci siamo detti: “Abbiamo bisogno di qualcuno come Pantera Nera. Perché non usiamo semplicemente Pantera Nera?”». Marco Andreoletti ha raccontato su Prismo tutto il passato di Pantera Nera nel mondo dei fumetti.
7. Soldato d’Inverno
Un ruolo molto importante nel film ce l’ha Bucky Barnes, conosciuto anche come Soldato d’Inverno. È interpretato da Sebastian Stan ed è un personaggio che si è già visto nei primi due film di Capitan America. Da piccolo Barnes era amico del ragazzo che sarebbe poi diventato Captain America; poi fu catturato da Hydra (l’organizzazione dei cattivi, nei film Marvel) e gli fu fatto il lavaggio del cervello, che lo trasformò in una specie di assassino incapace di intendere e volere. Gli è quindi capitato di fare cose davvero brutte, ma di non averle fatte di proposito. È una questione molto importante per il film: guardarsi i primi due Capitan America è l’ideale, ma anche solo leggersi qualcosina su di lui può aiutare a capire meglio Captain America: Civil War.
8. Cosa ne dicono i due che l’hanno fatto
Parlando del film Anthony Russo, uno dei due fratelli registi, ha detto:
Per noi era molto importante che la struttura del film ci permettesse di collocare il momento culminante di questo terzo capitolo nel rapporto tra gli Avengers stessi. Volevamo che tutti i personaggi fossero allo stesso tempo protagonisti e antagonisti. È stato molto difficile, da un punto di vista narrativo, mettere i personaggi uno contro l’altro facendo in modo che, allo stesso tempo, ciascuno fosse un po’ nella ragione e un po’ nel torto. Il nostro obiettivo era rendere ugualmente legittime le argomentazioni di entrambi gli schieramenti. Come personaggi individuali, sia Tony Stark che Steve Rogers hanno delle motivazioni molto convincenti. Volevamo che gli spettatori si sentissero combattuti, creando un senso di tensione per quello che accadrà dopo gli eventi di questo film.
Parlando di come è nata l’idea alla base di Captain America: Civil War (che è comunque una storia tratta da un fumetto) i due registi hanno invece detto – in un’intervista a Hollywood Reporter, tradotta in italiano da Bad Taste – che Batman v Superman ha avuto un ruolo molto importante.
Il gusto del pubblico sembra finalmente allineato col nostro desiderio di perseguire questo storytelling post-moderno […] Con i social media e le discussioni che nascono su queste piattaforme, l’audience ha acquistato un “gusto collettivo” dal sapore più forte, e puoi ritrovarti a “essere morto” per le 18 di sera di venerdì se non hai fatto un buon film […] Deadpool è un ottimo esempio di ciò. Voglio dire, 750 milioni di dollari? Porca miseria. Dal canto nostro, quando abbiamo finito The Winter Soldier due anni fa e stavamo riflettendo sul seguito, l’unica cosa che ci sembrava davvero interessante era la decostruzione dell’Universo Marvel, perché dove altro saremmo potuti andare [dal punto di vista narrativo]?
Avevamo già visto 11, 12 film con una struttura narrativa alquanto tradizionale. La nostra proposta [alla Marvel] è stata: le persone vi diranno sempre che amano il gelato al cioccolato, fino a che non glielo proporrete per cinque giorni alla settimana. È ora di proporre un sorbetto multigusto. Kevin [Feige], che è un anticonformista ed è sempre molto attento a come le persone rispondono ai contenuti che vengono offerti loro. Disse che, secondo lui, potevamo avere ragione. E dopo l’annuncio di Batman v Superman ha detto “Ragazzi, avete perfettamente ragione”. Dovevamo iniziare a mettere in discussione il nostro materiale, o avremmo cominciato a perdere il pubblico.
9. Cosa ne dicono quelli che l’hanno visto
Jordan Farley di Total Film ha scritto che Captain America: Civil War è un film quasi perfetto, che andrà benissimo e saprà accontentare al meglio il “pubblico da popcorn”. Farley ha paragonato il primo film sugli Avengers a un film di guerra e il secondo a un thriller psicologico. Secondo lui Captain America: Civil War è invece un crime movie che ricorda Heat di Michael Mann, il film con De Niro contro Al Pacino. Farley dà al film cinque stelle su cinque e spiega che c’è la gratificante sensazione che tutti i precedenti film Marvel siano serviti a costruire quello che si vede in questo film.
Anche Dan Jolin, che scrive per la rivista britannica Empire, ha dato al film cinque stelle su cinque, scrivendo: «Captain America: Civil War è il miglior film Marvel fatto finora. Ecco, l’ho scritto. Fa quello che fanno i migliori film Marvel: gestire e far girare con destrezza molti personaggi, dando a ognuno di loro un importante momento in una storia che contribuisca a portare avanti la continuità delle vicende raccontate». Su Mashable Josh Dickey va ancora oltre e scrive che «Captain America: Civil War potrebbe essere il più bel film Marvel che ci capiterà di vedere». Dickey apprezza l’umanità dei supereroi Marvel – “fanno errori, non ogni loro colpo va al bersaglio”, “sono irrazionali ed emotivi”.
Little White Lies ha invece tirato in ballo le Doritos, le patatine vendute in sacchetto (e quindi tutte uguali), per spiegare che Captain America: Civil War non è né meglio né peggio di altri film Marvel: «Dire che questo è il miglior film Marvel è come dire “questa è la Dorito più buona che abbia mai mangiato”».
10. Supereroi che citano film
In Captain America: Civil War ci sono due citazioni cinematografiche piuttosto bizzarre. Nella prima c’è un supereroe che per coordinare un’azione da fare insieme ai suoi compagni dice loro di fare come in L’Impero colpisce ancora, il quinto film della saga di Star Wars. Si riferisce a questa scena:
La seconda citazione la fa Iron Man, che si rivolge a Bucky Barnes chiamandolo Manchurian Candidate. È un romanzo del 1959, diventato un film nel 1962 (in Italia è noto come Va’ e uccidi) e nel 2004, con Denzel Washington protagonista. E sì, in effetti, la trama ricorda molto la storia di Barnes.