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  • Giovedì 17 marzo 2016

Lo sciopero nei trasporti di venerdì 18 marzo

Durerà fino alle 21 e riguarderà tra gli altri Trenitalia, Trenord, Italo e i trasporti pubblici di Milano, Roma e Napoli (non scioperano invece i tassisti)

(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)
(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

Dalle 21 di giovedì sera inizierà uno sciopero dei mezzi pubblici e dei trasporti che durerà 24 ore, fino alle 21 di venerdì 18 marzo. Lo scioperò potrà creare disagi a chiunque dovrà viaggiare in Italia – in treno o in aereo – o dovrà spostarsi con i mezzi nelle principali città italiane. Lo sciopero dei trasporti riguarda in realtà diversi settori, tra cui ospedali, scuole, tribunali e ogni tipo di ufficio pubblico. Allo sciopero di venerdì 18 marzo non aderiranno però i tassisti: avevano all’inizio detto di sì, ma ieri, dopo una riunione presso il ministero dei Trasporti, i 10 sindacati che avevano aderito allo sciopero hanno deciso di sospenderlo. A Roma lo sciopero dei trasporti durerà solo quattro ore, grazie a un intervento del Prefetto Franco Gabrielli.

Dentro ogni immagine ci sono le cose da sapere e i link utili per lo sciopero: su Trenitalia, Italo, Trenord e il trasporto urbano di Milano, Napoli e Roma

Italo e Trenord

I treni regionali, suburbani e a lunga percorrenza di Trenord potranno avere ritardi, cancellazioni o variazioni di orario. Anche in questo caso sono previste fasce di garanzia: dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Il sito Trenord spiega che “giovedì 17 marzo viaggiano i treni già in corsa o con partenza prevista entro le ore 21 e che arrivano a destinazione entro le ore 22” e “venerdì 18 marzo viaggiano i treni con partenza dalle ore 6 e che arrivano a destinazione entro le ore 9 e quelli con partenza dopo le ore 18”. Sul sito di Italo è possibile consultare la lista dei treni garantiti per la sera del 17 marzo e la giornata del 18 marzo.

Ferrovie dello Stato

Sul sito di Trenitalia si legge che “le Frecce circoleranno regolarmente” e “per i treni regionali saranno garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6.00 alle ore 9.00”. Il sito spiega anche che “nel corso dello sciopero sarà garantito il collegamento fra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino, con il treno Leonardo Express o con autobus sostitutivi”. Per quanto riguarda il trasporto locale “sono stati istituiti i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle ore 06.00 alle ore 09.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 dei giorni feriali)”. Per i treni a lunga percorrenza sono invece previste delle modifiche al programma di circolazione: le si più leggere qui.

ATM, ATAC ed EAV

A Milano lo sciopero di venerdì 18 marzo interesserà le linee di superficie dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 al termine del servizio e, per quanto riguarda le metropolitane, dalle 18 al termine del servizio. A Napoli, i maggiori problemi ci saranno sulle linee gestite da EAV: la Circumvesuviana, la Cumana e la Circumflegrea. I problemi saranno soprattutto dalle 17.40 alle 21.40. A Roma lo scioperò durerà solo 4 ore: inizierà alle 8.30 del 18 marzo e finirà alle 12.30. Sarebbe dovuto durare di più ma, come scrive il Corriere della Sera:

Il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha disposto la riduzione della durata dell’astensione dal lavoro dei dipendenti di ATAC S.p.a., proclamata per l’intera giornata del 18 marzo p.v. da alcune sigle sindacali alla sola fascia oraria tra le ore 08.30 e le 12.30. La decisione – afferma una nota della Prefettura – «è stata assunta in considerazione dei rischi di gravi ripercussioni sul sistema di mobilità derivanti da una serie di fattori che vengono a concentrarsi in quella giornata»

I motivi dello sciopero

Lo sciopero generale è stato indetto dai sindacati CUB, SI-COBAS e dall’unione sindacale USI-AIT (con l’adesione dell’associazione sindacale SGB). Lo sciopero è stato indetto contro “la politica economica del governo Renzi e dell’Unione Europea, contro il Jobs Act e altre misure per il mercato del lavoro, contro l’abolizione dell’articolo 18, nonché contro il blocco dei contratti pubblici e privati, l’aziendalizzazione della contrattazione e l’individualizzazione del rapporto di lavoro, contro le privatizzazioni, le grandi opere dannose e la distruzione del territorio”.