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  • Sabato 12 settembre 2015

«La vittoria più sorprendente nella storia del tennis femminile»

Quella di Roberta Vinci contro Serena Williams agli US Open, dicono i dati e le statistiche pubblicate da FiveThirtyEight

(AP Photo/Bill Kostroun)
(AP Photo/Bill Kostroun)

Il magazine americano di analisi di dati FiveThirtyEight, fondato dal giornalista e statistico Nate Silver, ha definito la vittoria della tennista italiana Roberta Vinci contro Serena Williams nella semifinale degli US Open del 2015 «la più sorprendente nella storia del tennis femminile moderno». Per “moderno” si intende dal 1968, cioè da quando i tornei dello Slam sono aperti anche ai giocatori professionisti.

FiveThirtyEight ha motivato la sua affermazione con alcuni dati statistici ricavati dal sistema Elo, che permette di assegnare un punteggio ai giocatori di qualsiasi sport o competizione sulla base delle loro precedenti partite. Serena Williams partiva da un punteggio altissimo: è una delle giocatrici più forti di questi anni e forse della storia: in carriera ha vinto 21 Slam – tenendo conto solamente dei tornei singoli – e da anni perde pochissime partite. Appena prima che iniziassero gli US Open, il sistema Elo le assegnava un punteggio di 2505. Per Vinci il punteggio era ben diverso. Prima dell’incontro di ieri, Vinci non aveva mai raggiunto la semifinale di uno Slam e in passato aveva ottenuto dei successi “solamente” nei tornei di doppio con Sara Errani fra il 2012 e il 2014. Il sistema Elo le assegnava un punteggio di 1852.

Secondo FiveThirtyEight, la differenza fra i punteggi di Williams e Vinci è la più alta mai registrata tenendo conto di tutti gli incontri avvenuti in uno Slam dell’epoca “moderna” dai quarti di finale in poi, e vinti dalla tennista col punteggio più basso. Vinci ha battuto il precedente “record” che apparteneva alla tennista ceca Helena Suková, che nel 1984 aveva battuto la fortissima Martina Navrátilová, che in carriera ha vinto per nove volte il torneo di Wimbledon. La differenza fra i punteggi Elo di Suková e Navrátilová era di 574, di 78 punti più bassa di quella fra Vinci e Williams.

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FiveThirtyEight ha anche messo in evidenza qual è stato il risultato della partita successiva a quella vinta nonostante l’ampia differenza di punteggio Elo. Sulle nove tenniste presenti in classifica, solo una ha vinto la sua partita successiva – Barbara Jordan agli Australian Open del 1979 – mentre un’altra tennista non ne aveva più dato che l’incontro registrato era una finale (Arantxa Sanchez Vicario, nel Roland Garros del 1989). Roberta Vinci giocherà la finale della US Open contro un’altra italiana, Flavia Pennetta, sabato 12 settembre alle 21.